Zootecnia: OI Gran Suino italiano, un'unica Interprofessionale
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Zootecnia: OI Gran Suino italiano, un'unica Interprofessionale

Zootecnia: OI Gran Suino italiano, un'unica Interprofessionale

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(AGI) - Roma, 26 feb. - Rafforzare il sistema di filierasuinicola e favorire una migliore domanda e offerta con lapossibilita' di arrivare ad un'unica Interprofessionale. E' laproposta del convegno promosso dall'OrganizzazioneInterprofessionale del Gran Suino italiano, assieme al neoAssessore all'Agricoltura dell'Emilia Romagna, Simona Caselli. Partendo pero' da un dato positivo fondante: le esportazioni disalumi e altri insaccati (in particolare prosciutti crudi,prodotti cotti come la mortadella e prodotti stagionati) hannoregistrato piu' 6,5 per cento rispetto al periodogennaio-ottobre 2013. Nonostante siano ancora molti gliostacoli all'export posti dalle barriere normative sanitarie dipaesi terzi, extra UE. Sul mercato interno, invece, si confermauna sostanziale stabilita' nei consumi pur essendo in calo ilcomparto degli insaccati di origine suinaCome valorizzare dunque le carni suine per competere sui nuovimercati? "Definendo assieme soluzioni per ridare, e garantire,redditivita' alle parti che risentono maggiormente dellasofferenza della filiera ossia gli allevatori e i macellatori;strategie - hanno rimarcato gli organizzatori dell'incontro -improntate ad affrontare in maniera coesa la globalizzazionedei mercati". "Auspichiamo l'impegno delle Istituzioni a supportare leaziende nel processo di innovazione e internazionalizzazione enel difficile percorso di aggregazione investendo anche inricerca e formazione, nell'ottica di generare un valoreaggiunto, grazie alla qualita' delle nostre produzioni, daridistribuire equamente all'interno della filiera. Operiamoaltresi' - e' l'appello dell'OI Gran Suino italiano -condividendo politiche e strategie con le regioni limitrofe, inprimis Lombardia, Veneto, Piemonte". "Bisognera' peraltro stimolare i consumi interni di carnesuina fresca - ancora considerata dai piu' un elementonutrizionale negativo a dispetto di studi e ricerche che neaffermano invece il contrario - puntando su una correttacampagna di divulgazione delle sue proprieta' organolettiche". "Chiediamo pertanto all'assessore Caselli - insistono ivertici della prima interprofessionale zootecnica - dimantenere alta l'attenzione della Regione Emilia Romagna neiconfronti della filiera suinicola e di lavorare affinche' anchein Italia, al pari degli altri paesi UE, si costituiscaun'unica Interprofessione suinicola di dimensione nazionale ingrado di definire indirizzi di settore rivolti al mercatointerno ed estero. Occorre che le Istituzioni, a partire dalMinistero dell'Agricoltura fino a tutte le componenti dellafiliera, tralascino veramente gli interessi personali e dibottega per concentrarsi sulla tutela della nostrasuinicoltura". "A tal proposito - continua l'OI - e' improrogabilel'approvazione al Mipaaf di una serie di provvedimenti fermi datempo sui tavoli ministeriali, dalla modifica al decreto"salumi" alla rivisitazione del decreto sulla regolazionedell'offerta di prosciutti Dop e Igp, alla firma deldisciplinare per l'ottenimento del marchio Sistema di Qualita'Nazionale per la carne fresca del suino pesante per finire conla definizione del pacchetto normativo per il riconoscimentodelle Organizzazioni Professionali (OP) e delleInterprofessioni (OI)". "L'Emilia Romagna - ha concluso l'assessore regionaleall'Agricoltura, Simona Caselli - deve puntare sulla qualita',bisogna valorizzarla e farla conoscere, poi gli allevatori, itrasformatori e i distributori devono organizzarsi perprogrammare la produzione e superare la frammentazione. ComeRegione ci impegneremo presso i ministeri competenti perridurre gli ostacoli all'export". Tra i temi prioritari diquesta legislatura l'assessore Caselli ha ricordato anche lasemplificazione. A tal proposito ha invitato i produttori asegnalare i principali ostacoli, visto che l'attuale giuntaregionale intende attivare un presidio tecnico per la riduzionedella burocrazia. L'Organizzazione Interprofessionale del Gran Suino Italianoe' la prima interprofessionale zootecnica italiana erappresenta un terzo della produzione suinicola dell'EmiliaRomagna (oltre 340mila capi commercializzati e 25mila macellatiogni settimana), piu' di cento allevamenti e le azienderappresentative del settore che si occupano di macellazione,trasformazione e produzione di salumi e insaccati, qualiItalcarni, Annoni, Zuarina, Galloni e il Prosciuttificio SanMichele oltre all'Organizzazione dei suinicoltori dell'EmiliaRomagna (Asser), il CRPA e Unapros.(AGI)Bru
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