Vino: Nomisma, export +88% negli ultimi 10 anni
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Vino: Nomisma, export +88% negli ultimi 10 anni

Vino: Nomisma, export +88% negli ultimi 10 anni

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(AGI) - Bologna 13 mar. - "Nell'ultimo decennio, l'export deivini italiani ha visto un +88%, trainato dall'incremento delleesportazioni degli spumanti (+263%) e da un allargamento dellevendite verso i mercati extra-Ue": cosi' Denis Pantini,Direttore Area agricoltura e Industria alimentare di Nomisma,nell'articolo Mercato nazionale vs Mercato globale, pubblicatooggi nella newsletter di Nomisma, redatto con l'analistafinanziario di Winemonitor Paolo Bono. "Di fronte allo scenariodi calo dei consumi sul mercato nazionale, i produttoriitaliani hanno spostato l'attenzione all'estero -scrive Pantini- il commercio internazionale e' aumentato di quasi il 75%,passando da 15 a 26 miliardi di euro". Tasso surclassatodall'export dei vini italiani. Dallo studio - frutto diun'analisi condotta su un campione di 46 imprese vitivinicole(cooperative escluse) che a livello cumulato rappresentanooltre 2 miliardi di euro di fatturato - sono emersi dati utiliper tracciare un vero e proprio profilo delle aziende piu'inclini alle esportazioni. La prima riflessione riguarda ilfatturato: se la propensione media all'export del settorevitivinicolo si avvicina al 50%, essa supera il 60% nel caso diaziende con oltre 50 milioni di fatturato ( che in Italia nonraggiungono il numero di trenta). L'internazionalizzazionedelle imprese vitivinicole e' direttamente legata alledimensioni aziendali. Altro aspetto riguarda la redditivita'delle aziende esportatrici: il Roe - che tocca il 4,4 % tra leimprese che esportano fino al 50% del valore dei loro prodotti- raggiunge il 10,9% nel caso di aziende dedite al commercioall'estero per oltre il 75%. (AGI)Ari
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