Natale: brodo di carne e bollito per i pranzi al centro
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Natale: brodo di carne e bollito per i pranzi al centro

Natale: brodo di carne e bollito per i pranzi al centro

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(AGI) - Roma, 12 dic. - In Emilia Romagna Natale e' sinonimo dicappelletti, piu' grandi rispetto ai tortellini modenesi. Lapasta fresca della tradizione prevede una farcitura con tritodi carni fra le quali anche pollo o tacchino e mortadella. Nelle Marche, da Natale a Capodanno, regine della tavola sonole carni avicole e cunicole: dai cappelletti in brodo - ditacchino o cappone - al bollito con verdura cotta e cardi,fino all'arrosto di pollo, piccione ma anche coniglio efaraona, serviti con patate o fritto misto. Anche in Toscana tradizionalmente l'elemento centrale delpranzo di Natale e' la carne, come il brodo e il cappone. ARoma si sostiene che il brodo apra lo stomaco e lo prepari allaricchezza del pranzo della festa, quindi i cappelletti in brododi cappone con ripieno di carne aprono tradizionalmente ilpranzo di Natale. Nel vicino Abruzzo il Natale a tavola inizia con salumi einsaccati, sottaceti e il rituale cardone (o gobbo), cioe' laparte del carciofo ingrassata sotto terra, che dopo un lungolavoro di pulitura e sbianchitura finisce nel brodo di tacchinoo gallina. Il brodo abruzzese e' una vera istituzione nelgiorno di Natale e viene arricchito, oltre che con cubetti dicardone, con polpettine di carne, con il cacio e uovoarricchito di rigaglie di pollo e quadrucci all'uovo osottilissimi tagliolini fatti in casa. Nel Teramano invece unmust e' l'ottimo tacchino alla canzanese. (AGI).
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