Latte: Fava, definire prezzo e abolire super prelievo
ADV
ADV
Latte: Fava, definire prezzo e abolire super prelievo

Latte: Fava, definire prezzo e abolire super prelievo

di lettura
(AGI) - Roma, 3 lug. - "Ritengo che siano due i temi daaffrontare con impegno e urgenze nell'ambito della filieralattiero casearia. Mi riferisco al prezzo del latte, il cuicontratto fra produttori e industria di trasformazione èscaduto lo scorso 30 giugno e che necessariamente dovrà esserefissato nel pieno rispetto dell'andamento reale del mercato, ealla fine dell'applicazione del sistema del super-prelievo, pernon aggravare ulteriormente i gravi problemi di liquidità delleaziende zootecniche". Sono questi i due problemi chel'assessore all'Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, haposto questo pomeriggio a Roma al Tavolo di filiera del latte,convocato al ministero delle Politiche agricole. La Lombardia, con 4,4 milioni di tonnellate prodotte,rappresenta il 42% del totale nazionale, grazie a un'ossaturadi oltre 6mila stalle. Sono 13, invece, i formaggi adenominazione d'origine protetta del territorio lombardo, cheassorbono complessivamente oltre il 50% della produzioneregionale di latte: Bitto, Formaggella del Luinese, Formai deMut dell'Alta Valle Brembana, Gorgonzola, Grana Padano,Nostrano Valtrompia, Parmigiano-Reggiano, Provolone Valpadana,Quartirolo Lombardo, Salva Cremasco, Strachitunt, Taleggio,Valtellina Casera. "Ritengo innanzitutto doveroso ringraziare il Ministero peraver accolto la richiesta che ho formulato nelle scorsesettimane insieme alla collega Sonia Ricci, assessore dellaRegione Lazio - aveva dichiarato Fava, aprendo per primo ilavori al Tavolo interprofessionale -. È apprezzabilel'intenzione del ministero delle Politiche agricole, diaffrontare anche nell'ambito della presidenza italiana nelSemestre europeo i temi legati al mercato del latte e alla finedel regime delle quote. Tuttavia, io e la collega Ricci siamopreoccupati per alcuni problemi contingenti che riguardano davicino il comparto e i produttori in modo particolare". Nello specifico, sul tema del prezzodel latte l'assessore Fava ha ricordato che "le dinamicheproduttive al di fuori dei confini nazionali, fanno temere peruna fissazione al ribasso del nuovo prezzo. Ragione per cuiserve l'impegno forte del Governo per convocare,tempestivamente, un nuovo Tavolo fra le parti in causa, fermorestando che non è nostra intenzione sostituirci al mercato". L'ultimo accordo interprofessionale, valevole per ilperiodo 1°febbraio 2014 - 30 giugno 2014, segnò la cifra record di 44,5centesimi per litro di latte. Altra questione, altrettanto urgente, è quella delcosiddetto "super prelievo", la trattenuta cioè che i primiacquirenti operano nei confronti dei produttori, a tutela diun'eventuale produzione oltre la quota assegnata. "È fattopacifico che negli ultimi anni i produttori di latte non hannoecceduto le loro quote di produzione - ha ricordato Fava -.Preso atto di questo, della mancanza di liquidità che colpiscemolte aziende, della concorrenza sul mercato globale e delfatto che il regime delle quote è giunto alla fine, essendo inscadenza col prossimo 31 marzo, ritengo assolutamenteirragionevole continuare ad applicare il super prelievo.Procedendo peraltro immediatamente alla restituzione di quellodell'annata 2013/14 versato e non dovuto". Per l'assessorelombardo bisogna "da un lato rispettare le disposizioni europeema, contemporaneamente, cercare di non compromettere i bilancidelle imprese agricole con indirizzo lattiero, provocandoeffetti negativi per tutto l'indotto". (AGI)Bru
ADV