Grano: Confagricoltura, da ministero mazzata a Sicilia biologica
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Grano: Confagricoltura, da ministero mazzata a Sicilia biologica

Grano: Confagricoltura, da ministero mazzata a Sicilia biologica

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(AGI) - Palermo, 5 mag. - Parla di "de profundis' dellagranicoltura biologica siciliana" Confragricoltura Sicilia inriferimento a una circolare del ministero che ha ribaditol'impossibilita' di concedere una deroga al decreto del 2009che prevede una rotazione per le coltivazioni biologiche in cuila stessa specie non puo' tornare ad essere coltivata prima deitre anni. "Di fatto la nostra rotazione virtuosa grano duro -leguminosa e' fuori dalle regole". Questo comportera' -evidenzia il presidente della Confagricoltura, Ettore Pottino -la riduzione di oltre il 34% della produzione annuale di granoduro biologico siciliano rendendo inutili tutte le politiche divalorizzazione del grano duro di qualita' che la Regione hamesso in campo". Un paradosso aggiunge Pottino, anche inriferimento della deroga prevista dallo stesso decreto cheprevede che i cereali autunno-vernini possono succedere a lorostessi basta che siano seguiti da almeno due cicli di colturedi specie differenti di cui almeno una sia leguminosa: "Inpoche parole il famigerato ringrano e' consentito se seguito daun altro cereale di specie diversa e da una leguminosa,rotazione tipica delle agricolture intensive del centro-nordmentre la virtuosissima pratica tradizionale della successionebiennale, cioe' della rotazione del grano duro con unaleguminosa miglioratrice, invece no". Al nord potrannocoltivare in rotazione grano-grano-orzo-soia quindi anche 3cereali di seguito e da noi non sara' possibile coltivaregrano-leguminosa-grano-leguminosa: "Qualcuno e' in grado - sichiede Pottino - di spiegarne la logica? Siccome a pensar malesi fa sempre bene il dubbio e' che la realta' agricolasiciliana non sia ne' nota ne' rappresentata nei luoghideputati alla politica agraria, al contrario delle lobby delleagricolture continentali che hanno la necessaria forza eautorevolezza per incidere negli indirizzi e nelle scelte afavore dei loro legittimi interessi". (AGI)
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