Crisi: Cia, meno sprechi, ma ancora 6 euro di cibo persi
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Crisi: Cia, meno sprechi, ma ancora 6 euro di cibo persi

Crisi: Cia, meno sprechi, ma ancora 6 euro di cibo persi

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(AGI) - Roma, 24 nov. - C'e' ancora molto da fare sul frontedello spreco alimentare. In Italia finiscono nella pattumierapiu' di 5 milioni di tonnellate di prodotti commestibili ognianno. E anche se la crisi ha ridotto notevolmente le cifredegli sprechi (-30 per cento in media dal 2008), le famiglieitaliane buttano ancora oggi tra i rifiuti 6,5 euro a settimanadi alimenti ancora consumabili. Uno scandalo dal punto di vistaeconomico ed etico, se si pensa che ad esempio sono aumentatedel 10 per cento in un anno le famiglie che hanno chiesto aiutoper mangiare, con 4 milioni di persone assistite con pacchialimentari e pasti gratuiti nelle mense. Cosi' laCia-Confederazione italiana agricoltori, in occasionedell'iniziativa "Stop Food Waste, Feed The Planet" oggi aBologna. "C'e' bisogno di una maggiore consapevolezza da parte ditutti -ha sottolineato il presidente nazionale della Cia, DinoScanavino, nel corso del suo intervento al convegno-. E'necessario acquisire una coscienza solidaristica, continuando alavorare sullo sviluppo e l'implementazione di programmi diprevenzione dei rifiuti sostenendo nel contempo tutte leiniziative pubbliche e private per il riciclo e la donazionedei prodotti alimentari invenduti e contro lo spreco". D'altra parte, ha aggiunto Scanavino, "le cifre ancora altedegli sprechi alimentari non sono solo una vergogna da un puntodi vista socio-economico, ma anche da quello ambientale: bastipensare, infatti, che una sola tonnellata di rifiuti organicigenera 4,2 tonnellate di Co2".(AGI)Bru
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