Agricoltura: Regione Sicilia, ok intesa arriva rating di legalita'
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Agricoltura: Regione Sicilia, ok intesa arriva rating di legalita'

Agricoltura: Regione Sicilia, ok intesa arriva rating di legalita'

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(AGI) - Palermo, 22 giu. - Si estende anche alle aziendeagricole in Sicilia il rating di legalita' previsto dal decreto legge 1 del 2012. Lo rende possibile l'intesa firmataoggi a Palermo, nella sede dell'Ordine dei giornalisti, tra l'assessore regionale dell'Agricoltura Nino Caleca ed il vicepresidente della Fondazione "Osservatorio sulla criminalita'nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare", AndreaBaldanza. Erano presenti il presidente regionale di ColdirettiAlessandro Chiarelli e il procuratore aggiunto dellaRepubblica, Leonardo Agueci. La Regione siciliana, che inmateria di agricoltura e foreste ha potesta' esclusiva, hachiesto all'Osservatorio, cui partecipa con un propriocomponente e che si avvale di un comitato scientificopresieduto dall'ex magistrato Giancarlo Caselli, di proporreentro 4 mesi modelli amministrativi o innovazioni normative checonsentano all'amministrazione regionale di applicare anchealle aziende agricole il rating di legalita', oggi limitatoalle imprese con giro di affari superiore ai 2 milioni di euro."Sbaglia chi pensa che il comparto dell'agricoltura non sia tragli interessi delle organizzazioni criminali -dice Caleca-L'incidenza della criminalita' organizzata e della mafia intutti gli ambiti della produzione, della trasformazione, delladistribuzione e del commercio dei prodotti agricoli e'altissima e rischia di condizionare tutte le fasi dellafiliera. Proprio per questo -continua l'assessore- occorretrasferire anche nell'ambito agricolo le prassi gia' utilizzateper altri ambiti produttivi come l'edilizia e la grandeindustria". Caleca ha anticipato che chiedera' a GiovanniPitruzzella, presidente dell'Autorita' Antitrust, di introdurrel'applicazione del rating di legalita' anche alle aziende cheabbiano un giro di affari di 200 mila euro, prevedendo ancheforme di incentivo per le imprese costituite da giovani. Secondo Caleca, "occorre rivedere l'intero sistema delletutele perche' neanche uno dei 2 miliardi e 300 milioni di euroche arriveranno in agricoltura in Sicilia nei prossimi setteanni con i fondi europei del Piano di sviluppo rurale vada afinire nelle tasche della criminalita'. Chiedero' allacommissione regionale Antimafia -prosegue Caleca- di proporrein sede nazionale l'ampliamento della normativa antimafia e del416 bis anche per le frodi alimentari. Il crimine ha unaprecisa regia che stritola il sistema produttivo siciliano apartire dall'abigeato, tornato in forma preoccupante nel centrodella Sicilia, ed arriva alle contraffazioni, alle alterazionied al controllo delle filiere. Lo Stato -conclude l'assessore-deve assegnare la competenza per questi reati alla Dda perche'unica deve essere la regia nelle indagini rispetto a questotipo di reati che soffocano la vita delle aziende e bloccano losviluppo economico della nostra terra". (AGI)Rap
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