Acquacoltura: Castiglione, comparto ha ruolo strategico
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Acquacoltura: Castiglione, comparto ha ruolo strategico

Acquacoltura: Castiglione, comparto ha ruolo strategico

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(AGI) - Bari, 11 dic - Con la partecipazione delsottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, GiuseppeCastiglione , si e' tenuta a Bari la Conferenza regionalesull'acquacoltura. All'iniziativa hanno partecipato circa 170delegati tra rappresentanti di organizzazioni internazionali,funzionari, delegati, esperti e professionisti provenienti daAlbania, Algeria, Bulgaria, Croazia, Egitto, Francia, Grecia,Italia, Libia, Malta, Marocco, Montenegro, Portogallo, Romania,Spagna, Tunisia, Turchia e Ucraina. L'evento e' statoorganizzato dalla Presidenza italiana del Consiglio dell'Unioneeuropea e dalla Commissione generale per la pesca nelMediterraneo (Gfcm) dell'Organizzazione delle Nazioni Unite perl'Alimentazione e l'Agricoltura (Fao), in collaborazione con ilMipaaf. "L'acquacoltura - ha detto il sottosegretario- ha unruolo strategico in quanto genera produzioni alimentari,occupazione, e puo', se ben programmata, sostenere le politichedi conservazione delle risorse della pesca. E' parte dellapolitica della pesca, e si integra alle politiche agricolenelle zone continentali. Contribuisce, infatti, alla produzionedi organismi acquatici destinati, per lo piu', allaalimentazione umana. Lo stesso Codice di condotta Fao per unapesca sostenibile definisce i principi di una acquacolturaconsapevole delle necessita' di non ledere importanti diritti -come quelli legati alla conservazione dell'ambiente ed allatutela dei consumatori - garantendo nel tempo qualita',sicurezza alimentare e benessere generale".(AGI)(AGI) - Bari, 11 dic - "Il Mediterraneo - ha aggiuntoCastiglione - e' sostanzialmente un mercato unico per iprodotti del mare. Gli scambi tra i Paesi sono molto importantied oggi, soprattutto in questa Regione, le produzioni di pescaequivalgono a quelle di allevamento, considerando pesci emolluschi. Dunque e' necessario lanciare politiche pubbliche eduna cooperazione costruttiva tra le imprese per aumentare leperformance di questo settore. In tal senso abbiamo pensato dicoinvolgere la Fao per il suo ruolo multilaterale come agenziaesecutiva delle Nazioni unite, e la stessa Commissione per lapesca nel mediterraneo che e' una delle organizzazioniregionali della FAO, competente anche per l acquacoltura. Inquesto quadro, tutti i Paesi possono contribuire a costruire unsistema di regole comuni finalizzato a condividere leopportunita' e a superare gli eventuali limiti allo svilupposostenibile". "Il nostro obiettivo e' far emergere appieno lepotenzialita' di un settore, che a livello internazionale e'cresciuto piu' di altri settori delle produzioni alimentari,nella certezza che gran parte dei prodotti ittici nel futurosara' prodotto da questa attivita'. Ritengo- ha concluso ilsottosegretario- che vada fatto uno sforzo comune di ricercapubblica per attuare controlli utili a difendere l'acquacolturadi qualita', amica dell'ambiente, e facilitando il ruolo delleimprese attraverso la semplificazione burocratica e dellevecchie barriere. Il mare e' il grande spazio comune che ciresta. Conosciamo i limiti dello sviluppo sulla terraferma edobbiamo farne tesoro per una acquacoltura veramente proiettatanel futuro".(AGI)red/Tib
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