R oma - La nuova Cooper S Cabrio racchiude tutta la tecnologia e lo stile di guida Bmw, senza penalizzare l'anima sportiva Mini. Un'auto in grado di soddisfare i più esigenti che possono sfruttare al massimo i suoi 192 CV, ma che può essere apprezzata anche da chi ama viaggiare in tranquillità con il vento tra i capelli. Abbiamo provato il modello full optional, con allestimento John Cooper Works.
La prova su strada - VIDEO - FOTO
Piccola, sfiziosa, un peperoncino cabrio, adatto a un pubblico giovane, ma non solo. La nuova Mini Cooper S Cabrio è l'auto che chiede di evitare l'autostrada, per gustare fino in fondo il paesaggio, di privilegiare le strade secondarie, immerse nella natura, proprio come se si guidasse una moto.
La capote - Partiamo dalla capote: studiata per aprirsi in 18 secondi fino a una velocità di 30 km/h, può essere per la prima volta personalizzata con una Union Jack grigia, con un sovrapprezzo di 650 euro. Il comando della capote è automatico, ad azionamento elettrico, particolarmente silenzioso, con funzione di tetto scorrevole. I roll-bar sono invisibili, a fuoriuscita automatica in caso di necessità.
Lo stile di guida - Rispetto ai modelli precedenti, Cooper S Cabrio introduce un comando che adatta l'auto allo stile di guida: si può scegliere la versione 'neutra', quella sportiva che 'trasforma' la Mini in un go-kart con sospensioni più rigide e motore più reattivo, e la modalità da passeggio 'green' per risparmiare benzina. Rispetto ai modelli precedenti, aumenta il piacere di guida e si riduce lo stress, anche in modalità sportiva. Il volante è preciso e meno rigido dei modelli precedenti, così come anche l’assetto: tutti elementi però, che non fanno assolutamente dimenticare il “kart feeling”. Precisione dello sterzo, motore scattante, cambiate veloci, rombo e vento tra i capelli sono le prime cose che rimangono nella mente dopo essere scesi da una Mini Cooper S Cabrio. Il piacere di guida rimane invariato rispetto alle versioni precedenti, sembra sempre di stare su un kart, ma di nuova generazione: spinta del motore e piacere di guida rimangono invariati, migliorati però da un'erogazione più fluida e da una maggiore potenza gestita egregiamente dalla piacevole scoperta del cambio automatico a sei rapporti, talmente veloce nei passaggi di marcia da non far rimpiangere il manuale.
Gli interni - Gli interni sono studiati per ospitare fino a quattro persone, ma con il frangivento mobile installato sui sedili posteriori si trasforma in una spider.
I motori - Oltre alla Cooper S da 192 CV la Mini Cabrio è disponibile con motori da 102 a 231 CV: la entry level è la One 1.2 tre cilindri da 102 CV mentre la Cooper vanta un 1.5, sempre tricilindrico sovralimentato, da 136 CV. Aumentando la cilindrata e la potenza si arriva al quadricilindrico da 192 CV della Cooper S disponibile anche nella declinazione John Cooper Works da 231 CV. La gamma diesel invece offre la One D, tre cilindri 1.5, con potenza di 116 CV (220 Nm a 1.250 giri) ed il duemila quadricilindrico da 170 CV della versione Mini Cooper SD.
Il navigatore - Ottimo il sistema multimediale al top di gamma ConnectedDrive firmato BMW, con schermo da 8,8 pollici e immagini a colori 3D.
I prezzi - A partire da 22.900 euro per la One, fino a 36.100 euro per la Cooper S John Cooper Works. (AGI)