Web: dalla Social Media Week appello per Italia piu' digitale
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Web: dalla Social Media Week appello per Italia piu' digitale

Web: dalla Social Media Week appello per Italia piu' digitale

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(AGI) - Roma, 22 set. - Infrastrutture, formazione, pienadigitalizzazione della pubblica amministrazione: sono i temicui cui si e' centrata la giornata di apertura a Roma dellaSocial Media Week, l'evento internazionale dedicato al Web,alla Tecnologia, all'Innovazione e ai Social Media, organizzatoin Italia da Business International - Fiera Milano Media. Oltre50 eventi, 180 speakers, per una full immersion nel mondosocial e digitale, che coinvolge manager d'azienda,appassionati, esperti di marketing, advertising, comunicazione,media, editoria, arte, intrattenimento. Una settimana dedicata alla Rete che, da oggi al 26settembre, si svolgera' in contemporanea in 5 continenti e incitta' come Londra, Berlino, Johannesburg, Los Angeles, SaoPaulo, Sydney, Mumbai e, naturalmente, Roma. "In una citta'complessa come Roma i social network rappresentano unostraordinario strumento di prossimita' con le esigenze, leaspettative, i problemi dei cittadini" ha detto il sindacoIgnazio Marino aprendo i lavori. "I social media cambieranno ilrapporto tra consumatore e impresa - grazie ai commonscollaborativi e ai pagamenti digitali - o tra istituzioni ecittadini per un nuovo modello di relazione" ha aggiuntoAntonio Greco, Amministratore Delegato di Fiera Milano Media,"la scarsa diffusione della banda larga penalizza lapenetrazione di internet, ma emerge da una ricerca che inItalia l'uso dei social network e' superiore alla mediaeuropea. Questo genera ottimismo rispetto al presente digitale,anche grazie alla diffusione degli smartphone". Una sfida raccolta dall'esecutivo, ha assicurato PaoloCoppola, Consigliere per l'agenda del digitale del ministerodella Pubblica istruzione, specie in vista del semestre europeoa guida italiana. "L'Italia" ha detto, "deve recuperare losvantaggio denunciato da alcuni indicatori sulleinfrastrutture, legato a ragioni storiche che non hannoprivilegiato determinati investimenti. Per assurdo il fatto chenon sia stata privilegiata - ad esempio - la tecnologia viacavo potrebbe essere un vantaggio per la connettivita' diquinta generazione". Elio Catania, Presidente di ConfindustriaDigitale, ha posto l'accento sul gap con il resto d'Europa: "25miliardi di euro l'anno di investimenti in tecnologia: piu' diun punto percentuale di Pil. Renzi dice che il Paese nontornera' a crescere se non cresce l'economia digitale, ma noidiciamo che l'Italia deve uscire dal torpore digitale e perfarlo serve uno slancio di entusiasmo. Servono anagrafe unicadigitale, cartella clinica digitale, curriculum scolasticidigitali; piccole cose che avrebbero un impatto enorme sullavita dei cittadini e innescherebbero un meccanismo virtuoso".(AGI).
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