(AGI) - Roma, 27 mag. - "Nel quadro generale, contraddistinto da un incremento produttivo e da una flessione dei consumi a livello nazionale, i bilanci dei caseifici associati si sono mantenuti mediamente a livelli soddisfacenti, con cali contenuti rispetto a cio' che si poteva prevedere e che sta avvenendo in altre regioni italiane. E' pero' opportuno puntare ancora di piu' sull'unita' e sulla condivisione". Lo ha detto Saverio Trettel, presidente di Trentingrana Concast (il Consorzio dei Caseifici Sociali Trentini) in un passaggio della sua relazione all'assemblea dei soci. "Dobbiamo ulteriormente sforzarci di dialogare e confrontarci con tutti i nostri associati - ha aggiunto - cercando di far comprendere quanto sia importante per crescere, migliorare e progredire, credere e affidarsi a una realta' unica, capace di rappresentare il singolo nella sua totalita'". Il mondo lattiero caseario sta vivendo un paradosso: "da un lato - ha spiegato Trettel - vi e' la rincorsa ad aumentare la produzione per abbassare i costi e poter quindi sopravvivere con le attuali quotazioni del latte, riducendo magari gli investimenti a scapito di minore competitivita' aziendale. Dall'altro - ha continuato Trettel - programmazione e riduzione produttiva sono diventate le parole d'ordine per il settore". Opportuno creare "un tavolo di dialogo permanente con il governo provinciale per unire le forze e condividere gli obiettivi. Siamo consci che - ha osservato Trettel - si debbano dare al piu' presto risposte agli allevatori, definendo chiaramente le priorita' sulle quali si vogliono concentrare le risorse a disposizione". In chiusura della sua relazione, Trettel, ha citato don Lorenzo Guetti: "In tutto il vostro pensare, trattare e fare non vi fermate mai al vostro personale vantaggio o interesse ma il tutto dirigete al vantaggio comune". I numeri: "Il valore totale della produzione e' stato di circa 49 milioni di euro - ha spiegato il direttore Andrea Merz. Nell'annata appena trascorsa, la produzione di latte in Trentino e' tornata a crescere attestandosi a poco meno di 1.400.000 quintali dei quali circa 1.100.000 (80%) sono stati conferiti a strutture cooperative operanti sul territorio provinciale". Il numero di allevatori: "da 765 a 761. Si assiste pero' all'insediamento di nuovi giovani allevatori, un motivo di fiducia per il futuro". La liquidazione media dei caseifici associati si e' attestata a quasi 0,54 euro al litro. Il valore del conferimento liquidato agli associati ha superato i 36 milioni di euro. La produzione della burreria e' stata di 14.148 quintali (liquidazione 3,175 euro a chilogrammo). Il sierificio ha raggiunto il valore record di 80.409 quintali prodotti con prezzo medio di vendita di 61,00 euro al quintale. Laboratorio di analisi: esaminati 22.546 campioni per il pagamento latte qualita'. Per la linea Trentingrana, come spiegato dal responsabile dell'area commerciale Gabriele Webber, il conferimento del 2015 ha raggiunto 95.324 forme. Si prevede un ulteriore calo del conferimento per il 2016. Osservando la crescita attuale delle produzioni, ci sara' una ripresa sensibile dello stesso conferimento. Preoccupa, oltre alla situazione congiunturale non certo favorevole, la sempre maggiore presenza sul mercato del cosiddetto "prodotto bianco". Nel corso del 2015 sono state vendute 94.844 di Trentingrana. La "Linea Tradizionali" ha superato gli 8 milioni 300 mila euro di fatturato, consentendo ai caseifici aderenti di raggiungere liquidazioni soddisfacenti. L'assemblea ha confermato nel consiglio di amministrazione Guido Lanzerotti (presidente del Caseificio di Romeno). (AGI)
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