(AGI) - Bruxelles, 26 mag. - Lo sviluppo delle reti di telecomunicazione di nuova generazione deve avvenire, ma "tenendo conto delle peculiarita' nazionali esistenti". Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alle comunicazioni, Antonello Giacomelli, nel suo intervento al dibattito pubblico del consiglio Telecomunicazione in corso a Bruxelles. Commentando la decisione di liberalizzazione delle frequenze da 700Mhz entro il 2020 per i servizi di internet e telefonia senza fili, Giacomelli ha chiarito che "l'Italia ritiene che le reti di banda ultra larga siano chiave per la comunicazione e l'informazione", ma per sviluppare e averle pienamente funzionanti "pensiamo che l'Unione debba promuovere investimenti pubblici e privati nelle infrastrutture digitali a prova di futuro, perche' gli investimenti privati non bastano". Quanto alla gestione dello spettro delle frequenze, a detta di Giacomelli "poiche' parliamo di risorsa limitata, l'unico modo non puo' che essere un accesso flessibile". Da qui l'invito italiano affinche' "tutti gli Stati collaborino per armonizzare l'uso delle frequenze e aumentare la flessibilita'".
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