(AGI) - Pisa, 18 mag. - "Metodo e dispositivo per analisi di droghe d'abuso su materiale cheratinico": e' questo il nome ufficiale dell'innovativo test antidroga del capello appena brevettato all'Universita' di Pisa. L'invenzione e' frutto del lavoro di una e'quipe costituita dal professore Mario Giusiani, professore di Tossicologia Forense dell'Ateneo pisano, dal dottore Fabio Stefanelli, assegnista di ricerca del Dipartimento di Patologia chirurgica, Medica, Molecolare e dell'Area Critica e dal dottore Silvio Chericoni Dirigente presso la Sezione Dipartimentale di Tossicologia Forense dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana. Il kit da loro ideato ha il vantaggio rispetto alle tecniche esistenti di essere piu' semplice, economico e utilizzabile sul posto anche da personale non professionale proprio per la facilita' di esecuzione e di lettura dei risultati.
"Il nostro metodo - ha spiegato Mario Giusiani - e' l'unico che ad oggi permette di individuare le droghe d'abuso su matrice cheratinica, cioe' su capelli e altro materiale pilifero, senza dover ricorrere ad attrezzature altamente specialistiche pur garantendo allo stesso tempo un'assoluta attendibilita' dei risultati". Dato l'interesse suscitato, l'Universita' di Pisa e gli inventori stessi sono al momento in trattativa con un'importante azienda del settore per la commercializzazione del brevetto pur rimanendo aperta la trattativa ad altre aziende interessate. "Considerato che l'uso delle sostanze stupefacenti e' purtroppo un fenomeno in continua espansione ed evoluzione - ha concluso Mario Giusiani - la possibilita' di avere a disposizione nuovi test in grado di determinare un considerevole numero di droghe con costi contenuti puo' essere molto utile per arginare in parte il problema, potendo intensificare i controlli anche da parte di strutture pubbliche su soggetti che, per mere questioni economiche, non verrebbero altrimenti sottoposti a tali indagini. Inoltre, vista la facilita' d'uso del dispositivo e la totale atossicita' del materiale impiegato, le persone possono autonomamente effettuare il test anche a livello domestico per appurare la propria negativita' relativamente all'uso di sostanze stupefacenti in quei casi in cui ci si dovesse poi sottoporre ad accertamenti ufficiali".
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