Sanita':Farmindustria, patto tradito; chiediamo incontro a Renzi
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Sanita':Farmindustria, patto tradito; chiediamo incontro a Renzi

Sanita':Farmindustria, patto tradito; chiediamo incontro a Renzi

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(AGI) - Roma, 27 feb. - "Noi abbiamo rispettato i patti facendola nostra parte, in particolare con la creazione di oltre 3mila nuovi posti di lavoro, di cui 1.600 per giovani under 30.Qualcun altro invece non li ha rispettati". Cosi' il presidentedi Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, commenta i tagli allasanita' concordati ieri tra il governo e le regioni. Tagli cheprevederebbero un duro colpo alla spesa sanitaria per unimporto totale di circa 2,6 miliardi. Parlando a margine delladell'ottava edizione della Giornata delle malattie rare, nellasede dell'Istituto Superiore di Sanita', Scaccabarozzi haaggiunto: "Tutta questa manovra e' una farsa paradossale ma e'anche una forma presa in giro. Noi ci eravamo presi un impegnoche abbiamo mantenuto non solo con la creazione di oltre 3000posta di lavoro anche facendo ripartire gli investimenti e oggiabbiamo dei livelli di export notevoli, come non abbiamo maiavuto, oggi si taglia ancora la sanita' perche' non si ha lacapacita' di gestire le altre voci di spesa. I tagli allasanita' - ha continuato Scaccabarozzi - significano anche untaglio alla farmaceutica perche' noi siamo l'unico settore cheha un tetto vincolante, un settore che lo scorso anno haripianato centinaia di milioni e quindi si sperava che lastabilita', tanto sbandierata, venisse mantenuta". Il numero uno di Farmindustria ha poi precisato di nonavere parlato ancora con il premier Matteo Renzi annunciandotuttavia che "chiederemo presto un incontro con lui ancheperche' c'e' un tavolo sulla farmaceutica in corso e mi sarebbepiaciuto che queste tematiche fossero state affrontate inquella sede". Scaccabarozzi ha poi specificato: "con laministra Beatrice Lorenzin c'e' stato un confronto e sappiamoche lei ha fatto tutto cio' che poteva per evitare che venissetoccato il fondo sanitario nazionale. Gliene sono riconoscenteinnanzi tutto come cittadino italiano". (AGI) .
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