Salute: esperti, strada per sanita' integrativa ancora lunga
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Salute: esperti, strada per sanita' integrativa ancora lunga

Salute: esperti, strada per sanita' integrativa ancora lunga

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(AGI) - Roma, 17 giu. - C'e' ancora molta strada da fare perconsolidare la sanita' integrativa, la seconda gamba chedovrebbe permetetre agli italiani di far fronte a esigenzesempre mutevoli e dai costi crescenti delle spese sanitarie. LOrivela il rapporto presentato oggi a Roma dall'Universita'Campus Bio-Medico di Roma, con il supporto di Valore srl,societa' specializzata in servizi a Casse e strutturesanitarie. Al 2014 risultano essere operanti 290 Fondi sanitariintegrativi, due terzi dei quali di natura contrattuale, anchese con una copertura sempre piu' estesa ai familiari deilavoratori. Un settore ancora molto concentrato, visto che solo30 Fondi danno copertura a circa la meta' degli assistiti.Complessivamente lo scorso anno erano 7 milioni gli italianiiscritti a una Cassa o a un Fondo integrativo. I contributiraccolti sono pari a 2,2 miliardi, a fronte dei circa 110 dispesa sanitaria pubblica e dei 34 sostenuti privatamente daicittadini. Anche l'importo delle prestazioni erogare e'modesto, con poco piu' di 2 miliardi che coprono appena l'8 percento della spesa out of pocket, ossia privata. Anche se aquesti numeri andrebbero aggiunti i circa 2 miliardi raccoltidalle compagnie assicurative, per forme di copertura delrischio sanitario spesso meno estese di quelle garantite daCasse e Fondi. ''Ma la buona notizia - spiega il direttore diValore, Stefano Ronchi - e' che la sanita' integrativa stacrescendo al ritmo di percentuali a doppia cifra, visto che nel2014 sono circa una trentina i nuovi Fondi entrati ad operarenel mercato''. ''Lo sviluppo del secondo pilastro in sanita'non e' piu' procrastinabile, se non vorremo trovarci presto difronte a scelte eticamente insostenibili, come quelle delservizio sanitario britannico che ha recentemente negato larimborsabilita' a un nuovo farmaco antitumorale che garantisceuna maggiore sopravvivenza alla malattia, ma e' ritenuto troppocostoso'', sostiene il Direttore Generale del PoliclinicoUniversitario Campus Bio-Medico, Gianluca Oricchio.(AGI)Red/Pgi.
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