Plenitude, One to Zero Challenge: “Oltre 100 candidature da 29 Paesi”  
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Plenitude, One to Zero Challenge: “Oltre 100 candidature da 29 Paesi”  

Plenitude

L’obiettivo della One to Zero Challenge, la call4Innovation a livello internazionale lanciata da Plenitude, è trovare soluzioni innovative per valorizzare al meglio l’integrazione e le sinergie dei tre business della Società contribuendo in questo modo ad accelerare la propria strategia di decarbonizzazione.

Dopo la raccolta delle candidature, avvenuta a fine novembre del 2022, le 10 migliori realtà sono state invitate a presentare la propria soluzione davanti al comitato di valutazione finale.

A guidare il team che segue il progetto di Open Innovation è Martina Opizzi, ingegnere gestionale, che ha iniziato la sua carriera in Eni nel 2008, dopo 4 anni di attività di consulenza strategica. Nei suoi 14 anni in azienda ha ricoperto diverse posizioni come responsabile commerciale e business development in Italia e all’estero. Rientrata in Italia a maggio 2020, è stata responsabile Investor Relation Eni fino ad aprile 2022, quando è stata nominata Head of Business Development, Negotiations e M&A di Plenitude. Con lei abbiamo scambiato qualche riflessione  per fare il punto sulla One to Zero Challenge.

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Domanda: A ottobre 2022 Plenitude ha lanciato l’iniziativa One to Zero Challenge di cui si è appena conclusa la prima fase. Come descriveresti questa prima fase e quante candidature avete ricevuto?

Martina Opizzi: La prima fase dell’iniziativa si è conclusa con successo e soddisfazione per la partecipazione riscontrata. Abbiamo ricevuto oltre 100 candidature, il 30% in più rispetto all’obiettivo che ci eravamo prefissati e che già ci sembrava sfidante visto l’ambito. Si è inoltre confermata una challenge dal respiro internazionale, con candidature arrivate da ben 29 Paesi diversi tra cui, oltre l’Italia, UK, Germania, Irlanda, Olanda, Spagna, Israele, USA, Australia e India.

Sono arrivati progetti interessanti?

Assolutamente sì. Si sono candidate realtà che propongono soluzioni di ricarica intelligente alimentate da energia prodotta da fonti rinnovabili, piattaforme per la gestione della flessibilità e il demand response, altre per la tracciatura dell’energia rinnovabile dalla produzione al consumo o altre ancora che supportano le persone nelle scelte quotidiane per renderle consapevoli della propria impronta carbonica e suggerire soluzioni per ridurla. Questa iniziativa inoltre rappresenta un ulteriore stimolo a creare collaborazioni per valorizzare il modello di business integrato di Plenitude e supportare il percorso di decarbonizzazione della Società che ha l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040.

Cosa prevede adesso la seconda fase della challenge?

La seconda fase della challenge è legata all’analisi e alla selezione delle realtà più interessanti che possano fare leva sul modello integrato di Plenitude. Si tratta di una fase che richiede una comprensione a fondo delle soluzioni presentate e come queste si possano inserire nel nostro modello di business: abbiamo coinvolto oltre 40 persone di diverse aree di competenza sia di Plenitude sia di Eni. Con i nostri colleghi stiamo portando avanti interviste approfondite con circa 20 realtà che sono state preselezionate nella prima fase. Solo 10 degli intervistati avranno accesso all’ultima fase della challenge dove saranno invitati a presentare la propria soluzione davanti al top management Plenitude ed Eni. Le soluzioni ritenute di maggior valore potranno accedere alle nostre competenze, agli asset e all’expertise per approfondire possibili collaborazioni.

Cosa rappresenta l’Open Innovation per Plenitude e come può contribuire alla strategia aziendale e al raggiungimento dell’obiettivo Net Zero nel 2040?

L’Open Innovation rappresenta un asset fondamentale per la strategia aziendale di Plenitude. Attingendo al know-how e a modelli di business innovativi provenienti dagli ecosistemi esterni all’azienda, possiamo velocizzare il nostro time-to-market per nuove soluzioni. Oltre alle challenge sull’esterno, utilizziamo vari strumenti di Open Innovation. Abbiamo maturato una consolidata esperienza nel Venture Client, il nostro modello di collaborazione con le startup diventandone clienti; inoltre, grazie ad un network diffuso e facendo leva sulle competenze di Eni di Corporate Venture Capital, dell’acceleratore Joule e della R&D, effettuiamo investimenti mirati in realtà di interesse strategico e testiamo e co-sviluppiamo nuove tecnologie da portare sul mercato. L’Open Innovation, in pratica, ci aiuta a rimanere competitivi, per le sfide del domani, in un mercato che sta affrontando la transizione energetica e che si evolve velocemente.

Abbiamo visto anche dalla challenge che l'integrazione è uno dei fattori chiave del posizionamento di Plenitude. Come responsabile del Business Development di Plenitude, quali aree di sviluppo vedi nel futuro della Società?

In Plenitude ci siamo fissati obiettivi ambiziosi: ad oggi, forniamo energia a 10 milioni di clienti europei nel mercato retail con l’obiettivo di arrivare ad oltre 11 milioni di clienti entro il 2026 e con un crescente contributo dalla vendita e gestione dei servizi e prodotti energetici, dalle pompe di calore al fotovoltaico distribuito, che già oggi valgono il 20% dell’EBITDA del business retail di Plenitude. Sul fronte rinnovabili, quest’anno abbiamo raggiunto i 2,2 GW di capacità installata in linea con il nostro piano di raggiungerne oltre 7 GW al 2026 e oltre 15 GW al 2030. Per quanto riguarda la mobilità elettrica, contiamo oggi più di 13.000 punti di ricarica sul territorio e abbiamo l’obiettivo di installarne oltre 30.000 entro il 2026. Questo nostro portafoglio integrato di asset, dagli impianti di produzione di energia rinnovabile, all’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici e ai clienti retail, ci consente di essere ben posizionati per sviluppare nuovi servizi di flessibilità che ottimizzino la gestione coordinata della produzione e dei consumi di energia in modo da utilizzare al meglio l’energia rinnovabile quando è disponibile e costa meno e offrendo possibilità di efficienza ai nostri clienti.