Roma - Tra le chiavi di lettura della crescita inarrestabile di una manifestazione come la Maker Faire, che si conclude oggi nella nuova sede della Fiera di Roma, vi è la sempre maggiore sinergia tra il mondo dei makers e quello delle grandi aziende, per le quali queste figure sono sempre più necessarie per cogliere le sfide della rivoluzione digitale. Tra startup e FabLab, la manifestazione vede quindi partecipare istituzioni come Intel, St ed Eni, main partner dell'evento, presente con lo stand "Innovation for Energy", che ha visto il Centro Ricerche Eni per le Energie Rinnovabili e l'Ambiente di Novara - eccellenza dell'innovazione tecnologica del cane a sei zampe - presentare al pubblico tecnologie rivoluzionarie come i concentratori solari luminescenti LSC e i pannelli fotovoltaici organici OPV, declinati in altrettanti prototipi frutto della collaborazione con universitaà, fab-lab e makers.
"Digital Home", "Digital Earth" e "Digital Employee" le maggiori innovazioni sulle quali Dario Pagani, executive vice president del gruppo, ha posto l'accento intervenendo alla kermesse. Attraverso l'utilizzo delle tecnologie IoT, la Digital Home si popola di oggetti intelligenti e interconnessi che ricevono informazioni e interagiscono con il contesto elaborando profili di consumo personalizzati ed efficienti, adattandosi in maniera automatica alle specifiche esigenze e preferenze di ogni abitante della casa. La commercializzazione di smart device (elettrodomestici, termostati, sensori, videocamere, ecc) a costi sempre più contenuti, vedra' nelle abitazioni uno dei principali ambiti di diffusione. Nella Digital Home quindi cambierà radicalmente il modo di interagire con la propria casa. Il comportamento degli oggetti che la animano si adatterà alle esigenze e abitudini degli abitanti, che vedranno in queste tecnologie un aiuto importante per raggiungere una maggiore efficienza energetica, una maggiore efficacia e tempestività nei servizi di manutenzione e un aiuto determinante nella sicurezza della propria abitazione.
"Safe water, safe life" è invece l'essenza del concept Digital Earth: contribuire all'impegno di Eni nei paesi ove opera utilizzando il paradigma dei sistemi di monitoraggio IoT (Internet of Things) quale fattore abilitante per migliorare la qualità della vita delle popolazioni locali. E' stato realizzato un dispositivo semplice e sostenibile per monitorare alcune importanti proprietà chimico-fisiche dell'acqua proveniente dai pozzi che Eni costruisce in aree operative quali l'Africa, affondando le proprie radici nella formula Mattei del "dual flag". L'iniziativa potrebbe trovare collocazione nell'ambito del Progetto Integrato Hinda in Congo, teso a migliorare le condizioni di vita delle comunità residenti nelle zone limitrofe ai siti industriali on-shore di Eni. La soluzione prevede la realizzazione di un dispositivo di monitoraggio costituito da un microcontrollore in grado di acquisire, tramite una sonda dotata di diversi sensori specifici, i principali parametri chimico-fisici dell'acqua. I dati sono sia elaborati localmente, in modo da poter determinare e comunicare alla popolazione eventuali condizioni critiche, sia inviati (via rete wireless GSM/GPRS) a un sistema centrale in grado di monitorare nel tempo la situazione dei diversi pozzi ubicati nel territorio.
L'iniziativa Digital Employee, rivolta ai lavoratori, prevede infine la realizzazione di un braccialetto elettronico con identificativo personale che, tramite un collegamento a link riservato, consente ai soccorritori di poter accedere in modo semplice e rapido ad alcune informazioni mediche per l'immediata gestione delle emergenze. Il dispositivo contiene un chip NFC, con impresso sulla superficie esterna una serie di informazioni come il numero di emergenza da contattare e un link codificato per l'accesso ai dati sanitari del dipendente (QRCode). La tecnologia NFC consente di ricavare direttamente informazioni sotto forma di testi brevi, utilizzabili direttamente da un dispositivo smart Phone dotato di lettore NFC. Si è pensato a una soluzione che potesse dare benefici anche nella situazione in cui un dipendente subisca un infortunio o un incidente all'estero che non gli permetta di interagire con i soccorritori. Ecco perché sono state semplificate al massimo le informazioni di attivazione evento, riportando il numero telefonico di emergenza da chiamare. Questo abiliterà un'attivazione tempestiva della centrale di emergenza per supportare il centro di emergenza locale con il patrimonio informativo sanitario disponibile. (AGI)