(AGI) - Roma, 31 ago. - Ai vecchi e nuovi rischi ambientali per la salute e' dedicata la 28esima edizione della Conferenza della Societa' internazionale di epidemiologia ambientale (ISEE) che prende il via domani presso l'Auditorium - Parco della Musica di Roma (1-3 settembre). Per tre giorni piu' di 1.500 fra ricercatori e studenti provenienti da tutto il mondo discuteranno i risultati delle nuove ricerche sulle principali minacce ambientali per la salute: dall'inquinamento dell'aria a quello acustico, dai pesticidi alle altre innumerevoli fonti di contaminazione chimica, dagli effetti sulla salute globale del cambiamento climatico ai disastri ambientali che caratterizzano sempre piu' la nostra vita sul pianeta. "L'obiettivo principale delle conferenze internazionali ISEE e' di promuovere la ricerca in epidemiologia ambientale per cogliere in modo sempre piu' chiaro i legami fra condizioni ambientali alterate ed effetti sulla salute" spiega Francesco Forastiere del Dipartimento di epidemiologia del Servizio sanitario della Regione Lazio (ASL Roma 1), organizzatore, insieme a Carla Ancona e Paola Michelozzi, dell'evento ISEE di quest'anno. "Le nuove conoscenze sviluppate da queste ricerche permettono di informare al meglio le politiche tese a limitare il piu' possibile l'esposizione agli agenti inquinanti e promuovere condizioni di vita piu' sane". La conferenza si struttura in sessioni plenarie e parallele, poster ed eventi collaterali. Il primo giorno di convegno verra' aperto da una presentazione dell'epidemiologo dell'Universita' di Milano Pier Alberto Bertazzi sull'eredita' dell'incidente di Seveso, occorso quarant'anni fa, che ha inaugurato la stagione degli studi ambientali in Italia sugli incidenti industriali. A questa presentazione seguira' il contributo di Annette Peters, del Centro Helmholtz di Monaco sullo stato dell'arte degli studi sull'inquinamento dell'aria: dagli effetti classici sul sistema respiratorio e cardiaco alle nuove evidenze sui danni metabolici, neurologici e sulla salute riproduttiva. Nei giorni seguenti le relazioni d'apertura riguarderanno: le differenze di genere rispetto alle esposizioni ambientali; i possibili danni alla salute umana dai nuovi sistemi di prelievo di gas e petrolio dal sottosuolo (fracturing), molto diffuso negli Stati Uniti; gli effetti sanitari del cambiamento climatico in corso (dalle ondate di calore al riemergere delle malattie infettive). Una sessione affrontera' anche il tema di frontiera degli effetti dei diversi inquinanti sull'assetto genetico ed epigenetico delle persone esposte. La lecture finale prendera' spunto dal caso del glifosato - l'erbicida piu' diffuso al mondo recentemente vietato in Italia - per trattare il tema dei limiti, delle responsabilita' pubbliche e i possibili conflitti d'interesse della ricerca in epidemiologia ambientale. Fra gli argomenti che ricorrono nella tre giorni ISEE di Roma di particolare interesse anche il tema di come il verde pubblico e la mobilita' sostenibile possano condizionare considerevolmente le condizioni di vita nelle nostre citta'.(AGI)
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