(AGI) - Roma, 31ago. - Primo stop alla crescita degli occupati a luglio dopo quattro mesi di segno positivo anche se la disoccupazione cala, ma non tra i giovani. La fotografia scattata dall'Istat e' quella di un mercato del lavoro con tendenze contrastate in un quadro di perdurante deflazione in cui i salari restano sostanzialmente fermi. Guardando nel dettaglio ai dati, a luglio ci sono stati 63 mila occupati in meno. Si e' percio' interrotta la serie positiva dei 4 mesi precedenti (+0,4% a marzo, +0,5% ad aprile, +0,2% a maggio e giugno) e il calo riguarda sia gli uomini sia le donne, con maggiore incidenza per gli indipendenti (-68 mila), mentre restano sostanzialmente invariati i dipendenti. Il tasso di occupazione, pari al 57,3%, scende di 0,1 punti rispetto a giugno. In calo il tasso di disoccupazione che scende all'11,4%, in flessione di 0,1 punti percentuali su giugno. Ma sale tra i giovani tra i 15 e 24 anni volando al 39,2%. Giu' la stima mensile dei disoccupati che cala dell'1,3% (-39 mila), dopo l'aumento registrato a giugno (+1,3%). Il calo interessa sia gli uomini (-1,4%) sia le donne (-1,2%) e tutte le classi di eta' eccetto i 15-24enni (+23 mila) e i 25-34enni (+38 mila). A questa riduzione contribuisce l'aumento degli inattivi cioe' di quelli che un posto non lo cercano: quelli tra i 15 e i 64 anni a luglio aumentano dello 0,4% (+53 mila), dopo il calo registrato nei quattro mesi precedenti. L'aumento riguarda le donne a fronte di una sostanziale stabilita' degli uomini. Il tasso di inattivita' risulta pari al 35,2% (+0,2 punti percentuali). Per il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, "rimangono positivi i dati riferiti alle tendenze sia di breve che di lungo periodo. Sul fronte dei prezzi, prosegue la deflazione ad agosto. Secondo le stime preliminari, l'Istat rileva un aumento congiunturale e cioe' rispetto a luglio dei prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi, dello 0,2%. Calano invece anche questo mese i prezzi al consumo su base annua (-0,1%, come a luglio), determinando un prolungamento della deflazione. La discesa e' legata alla discesa dei prezzi dei servizi sulle comunicazioni (-1,4%) e all'azzeramento della crescita dei prezzi sui servizi legati ai trasporti. L'inflazione acquisita per il 2016 risulta pari a zero (era -0,1% a giugno). La prosecuzione della fase deflazionistica, spiega l'istituto di statistica, e' la sintesi di dinamiche di prezzo di segno opposto che si compensano. Se da una parte, infatti, si attenua il calo tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-7%, da -8,% di luglio) e accelera la crescita di quelli degli Alimentari non lavorati (+2,4%, era +1,5% il mese precedente), dall'altra i prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni registrano un'inversione di tendenza (-1,4%, era +0,4% di luglio) e si azzera la crescita di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (era +0,7% il mese precedente). Infine i salari che restano al palo. Le retribuzioni contrattuali orarie rimangono invariato rispetto al mese precedente e aumentano dello 0,6% nei confronti di luglio 2015. (AGI)
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