Internet è un diritto inalienabile dei cittadini e per questo sarebbe giusto che tutti avessero diritto all'accesso gratuito ogni giorno per almeno mezz'ora.E' la proposta lanciata dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, intervenuto all'Internet day-rapporto Agi Censis, alla Camera dei deputati.
"La connessione a Internet è un diritto primario di ogni cittadino e il governo è al lavoro per garantire a questo diritto" ha detto, "La rete è al centro di questo cambiamento e questo cambiamento non può più aspettare".
"Dopo anni di battaglie, c'è un consenso unanime nell'affermare che lo sviluppo di Internet sia una cosa scontata, un diritto inalienabile dei cittadini" ha detto Di Maio che ha anche parlato della direttiva sul copyright al Parlamento europeo. "Questo provvedimento - ha detto - ci riporterebbe indietro di 20 anni. Il governo italiano non può accettare passivamente questo. Le nostre soluzioni non passano per i bavagli. L'Europa dovrebbe puntare sulla cultura e sull'istruzione per riconoscere le fake news, e invece si preferisce puntare sulle tasse. Il potere di decidere cosa possa essere pubblicato non può essere messo nelle loro mani. Se non è un bavaglio questo, ditemi voi cos'è".
D'accordo con Di Maio si è detto il garante della Privacy, Antonello Soro. "C'è il rischio di una distorsione del sistema informativo che potrebbe cambiare la natura di Internet, perché affiderebbe le informazioni accessibili al gestore della piattaforma" ha detto, intervenendo all'Internet Day.
"Stiamo cercando di applicare le regole inapplicabili a un mondo che cambierà. L'iter non finirà nel 2019 e tutto quello di cui stiamo parlando tra due anni sarà preistoria" ha detto da parte sua il sottosegretario con delega all'Editoria, Vito Crimi.