Google: Almunia, nuove concessioni o sanzioni
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Google: Almunia, nuove concessioni o sanzioni

Google: Almunia, nuove concessioni o sanzioni

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(AGI) - Bruxelles, 23 set. - Il commissario Ue allaconcorrenza, Joaquin Almunia, ha oggi irrigidito i suoi tonicontro Google, minacciando per la prima volta apertamentesanzioni per il colosso digitale americano. Il caso opponeGoogle a una serie di societa' di e-commerce che la accusano dipraticare una concorrenza sleale nei loro confronti, abusandodel semi-monopolio di cui gode nel mercato delle ricercheonline. Davanti alla commissione affari economici delParlamento europeo, Almunia ha detto oggi che la Commissioneeuropea "attende da Google nuove concessioni che possano venireincontro alle questioni sollevate" dai suoi concorrenti. SeGoogle non dovesse presentare concessioni ritenute sufficienti,"il prossimo passo sarebbe l'invio di una lettera diobiezioni", ha detto Almunia. La lettera di obiezioni e' ildocumento con cui la Commissione apre formalmente uncontenzioso con un'azienda, con l'obiettivo di imporre sanzioniper pratiche concorrenziali sleali. Fino a prima dell'estate, Almunia si diceva certo di poterchiudere il caso Google con delle concessioni da parte delcolosso americano, che sono state giudicate pero' da quasitutti gli osservatori come estremamente favorevoli a Google. Aseguito pero' di una forte pressione dei concorrenti di Google,incluso Microsoft, ma anche all'interno della Commissioneeuropea (con molti commissari apertamente contrari alla lineasoft di Almunia su Google), il commissario spagnolo e' statocostretto a fare marcia indietro. Oggi ha ammesso nuovamenteche il caso molto probabilmente sara' rimandato alla prossimaCommissione. "Se Google presenta le sue concessioni entro lafine di ottobre, lavorero' sul caso fino all'ultimo munito delmio mandato", ha detto Almunia, altrimenti "tocchera' al miosuccessore". Anche se Google dovesse presentare nuoveconcessioni a stretto giro, la Commissione dovrebbe analizzarlecon l'opinione di tutti i dipartimenti (un processo non breve)e dovrebbe inoltre anche aspettare i commenti delle parti incausa contro Google, che sono una ventina. Secondo alcuniosservatori, la prossima Commissione che sara' guidata daJean-Claude Juncker a partire da novembre, sarebbe menofavorevole a Google, sotto pressione di stati (Germania intesta) apertamente scettici verso l'operato del motore diricerca Usa. (AGI) .
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