Eternit: oncologi, troppi ritardi nell'eliminazione dell'amianto
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Eternit: oncologi, troppi ritardi nell'eliminazione dell'amianto

Eternit: oncologi, troppi ritardi nell'eliminazione dell'amianto

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(AGI) - Roma, 21 nov. - "L'eliminazione dell'amianto insicurezza procede con eccessiva lentezza nel nostro Paese,anche per l'esiguita' delle risorse. E' necessario accelerare itempi. E' forte infatti la preoccupazione per questo mineralepresente ancora in grandi quantita' e in varie forme instabilimenti ed edifici, pubblici e privati, in tutte le nostreRegioni. La recente sentenza Eternit riporta drammaticamenteall'attenzione dell'opinione pubblica e del mondo scientificola tragica vicenda dell'esposizione professionale ed ambientalead amianto nel nostro Paese, con la lunga scia di morti pertumore e, in particolare, per mesotelioma, il cancro 'marker'di esposizione a questo minerale". Il prof. Carmine Pinto,presidente dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica(AIOM) sottolinea la necessita' di affrontare la problematicadel riconoscimento della malattia professionale per ilavoratori gia' esposti. "Ogni anno nel nostro Paese sono circa1200 le nuove diagnosi di mesotelioma - continua il prof. Pinto-. Anche se e' stato inserito nell'elenco delle malattieprofessionali, vi sono ancora inconcepibili ritardi nelriconoscimento previdenziale. Vanno inoltre garantiti ugualidiritti ai pazienti con mesoteliomi insorti dopo esposizioniambientali ad amianto, ai familiari dei lavoratori e allapopolazione generale. L'AIOM e' fortemente vicina e solidalecon i pazienti e con i familiari colpiti e deceduti in questilunghi anni per tumori correlati a questa esposizione, a cuiancora una volta non viene permesso un riconoscimento". AIOM e'impegnata perche' con un approccio sempre piu'multidisciplinare tutti pazienti affetti da mesotelioma possanoricevere con equita' e qualita' in tutto il Paese i miglioriapprocci diagnostici, terapeutici e cura dei sintomi e perche',anche per il mesotelioma, si sviluppi la migliore ricercabiologica e clinica. "Il prossimo gennaio - conclude il prof.Pinto - organizzeremo la III Consensus Nazionale per ilcontrollo del mesotelioma della pleura a Bari, una delle aree a'rischio'. Saranno coinvolti, oltre agli oncologi e agliepidemiologi, medici del lavoro, patologi, chirurghi,radiologi, radioterapisti, palliativisti, psicologi e leassociazioni dei pazienti. E' fondamentale sensibilizzare leistituzioni e i cittadini sulla gravita' e l'impatto dellamalattia". (AGI).
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