(AGI) - Roma, 19 mag. - Rafforzare gli investimenti energetici e infrastrutturali per accelerare lo sviluppo dell'Africa. Questi alcuni degli obiettivi di Res4Med di cui oggi si e' tenuta la conferenza annuale. Il network internazionale a cui partecipano aziende, fornitori di tecnologie, societa' di consulenza e mondo accademico ha l'obiettivo di supportare la diffusione delle energie rinnovabili nel Mediterraneo e di trovare soluzioni di efficienza energetica per soddisfare i bisogni energetici locali. Dalla fine dello scorso anno, Res4Med ha deciso di ampliare l'ambit geografico dell'associazione verso l'Africa Sub-sahariana alla luce delle enormi potenzialita' e opportunita' di crescita per il settore delle energie rinnovabili. Tale impegno si e' concretizzato in Res4Africa la nuova inziziativa che mira a estendere le relazioni a tutti i paesi africani. L'Africa e' ricca di risorse energetiche ma con un limitato accesso all'energia per le popolazioni; la domanda di energia nell'Africa sub sahariana e' cresciuta del 45% dal 2000 e rappresenta solo il 4% del totale mondiale, nonostante la popolazione del continente rappresenti il 13% del totale. In tale contesto il settore privato e gli investitori stranieri avranno un ruolo fondamentale per sostenere i nuovi investimenti. Secondo l'Iea per soddisfare la domanda di approvvigionamento energetico saranno necessari ulteriori investimenti nella fornitura di energia di circa 110 miliardi di dollari l'anno. Nell'Africa sub sahariana, infatti, circa 600 milioni di persone non ha accesso all'elettricita'. - "Il continente africano e' importante e ha infinite potenzialita'", ha detto durante la conferenza Francesco Venturini, ad di Enel Green Power e presidente di Res4Med, "il continente e' fondamentale per per l'Italia e l'Europa sia per le grandi opportunita' che offre in termini di impresa sia per risolvere alla radice il problema dei flussi migratori". Secondo Roberto Ridolfi, direttore generale Sviluppo e copperazione internazionale presso la Commissione europea "non dobbiamo piu' parlare di aiuti ma di sviluppo e investimenti. Oggi le leadership africane sono in grado di recepire un piano Marshall per l'Africa per un piano di investimenti che vada dall'energia all'agricoltura e ai trasporti. Questo e' nell'interesse di tutti". "L'Italia deve essere il ponte tra Africa e Europa", ha osservato Massimo Gaiani, direttore generale per gli Affari globali del ministero degli Esteri, "in questo l'energia ricopre un ruolo fondamentale perche' e' fattore di sviluppo e stabilizzazione. Le persone che vengono in Europa lo fanno per necessita', se ci fossero condizioni accettabili di vita nei loro paesi resterebbero. Sviluppo, reti e infrstrutture allontanano i rischi du crisi politiche e sociali". Per Elham Ibrahim, commissario Infrastrutture ed Energia dell'Unione africana "il continente ha molte risorse ma carenza di elettricita'. Dobbiamo lavorare insieme, Africa e Europa per risolvere i problemi. E' un'opportunita' importante da non lasciarsi sfuggire". "Con piu' risorse solari che in qualsiasi altra parte del mondo e l'economia in costante crescita, il mercato africano e' ormai maturo affinche' le energie rinnovabili diventino pienamente parte delle strategie nazionali. Per accelerare lo sviluppo del mercato, sono necessari finanziamenti riservati al settore, la liberalizzazione del mercato in un quadro giuridico con regole chiare, coerenti e trasparenti, nonche' condizioni di offerta eque in base alle reali condizioni del mercato locale e schemi di remunerazione armonizzati", ha concluso Michele Scandellari, ceo di Enerray. (AGI) Gin
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