Clima: Coldiretti, su Alpi e' arrivato l'ulivo e -40% ghiacciai
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Clima: Coldiretti, su Alpi e' arrivato l'ulivo e -40% ghiacciai

Clima: Coldiretti, su Alpi e' arrivato l'ulivo e -40% ghiacciai

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(AGI) - Roma, 22 set. - Per effetto dei cambiamenti climaticila coltivazione dell'ulivo in Italia e' arrivata a ridossodelle Alpi dove la presenza della vite e' a quasi 1200 metri dialtezza come nel comune di Morgex e di La Salle, in provinciadi Aosta, dove dai vitigni piu' alti d'Europa si producono leuve per il Blanc de Morgex et de La Salle Dop. E' quantoafferma la Coldiretti nel commentare i dati del rapporto delWwf Italia secondo il quale la superficie dei ghiacciai sulleAlpi si e' ridotta del 40% in poco piu' di 50 anni, passandodai 519 km quadrati del 1962 agli attuali 368 km. Negli ultimidieci anni - spiega la Coldiretti - la coltivazione dell'ulivosui costoni piu' soleggiati della montagna valtellinese e'passata da zero a circa diecimila piante, su quasi 30 milametri quadrati di terreno. La nuova frontiera alpina dell'olio,oltre il 46esimo parallelo, e' monitorata dai tecnici dellaColdiretti, che sempre piu' spesso si sentono chiedere dagliagricoltori di inserire nel proprio fascicolo aziendale iterreni a uliveto. Ma il cambiamento climatico si fa sentire sulladistribuzione delle coltivazioni in tutta la penisola. NellaPianura Padana si coltiva oggi circa la meta' della produzionenazionale di pomodoro destinato a conserva e di grano duro perla pasta, colture tipicamente mediterranee. Una situazione che- rileva la Coldiretti - ha avuto effetti straordinari inSicilia dove si coltivano i primi avocado Made in Italy, fruttotipicamente tropicale, a Giarre ai piedi dell'Etna mentre aPalermo si riescono addirittura produrre le prime bananenostrane. Gli effetti si estendono pero' anche ai prodottitipici. Il riscaldamento provoca infatti anche - precisa laColdiretti - il cambiamento delle condizioni ambientalitradizionali per la stagionatura dei salumi, per l'affinamentodei formaggi o l'invecchiamento dei vini. Una situazione che difatto - continua la Coldiretti - mette a rischio di estinzioneil patrimonio di prodotti tipici Made in Italy che devono leproprie specifiche caratteristiche essenzialmente oesclusivamente all'ambiente geografico comprensivo dei fattoriumani e proprio alla combinazione di fattori naturali e umani.Una sfida che mette alla prova la capacita' dell'agricoltura ditrovare l'innovazione nella tradizione, cercando di ottenere ilmeglio dai mutamenti economici e climatici. (AGI) Bru.
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