Ambiente: appello associazioni per santuario cetacei Pelagos
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Ambiente: appello associazioni per santuario cetacei Pelagos

Ambiente: appello associazioni per santuario cetacei Pelagos

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(AGI) - Roma, 24 mar. - Un Appello per l'area protetta (sullacarta) piu' estesa del Mediterraneo che, da sola, tutela il 4%dell'intero bacino e che ospita specie simbolo come labalenottera comune, il capodoglio, le stenelle, e' statorivolto oggi ai governi che nel 1999 firmarono l'Accordo diistituzione del santuario Pelagos. L'Appello, lanciato oggi dalWWF, porta la firma della Fondation Prince Albert II de Monaco,dell'IUCN e del MedPAN a cui si sono aggiunte 17 altre ongfrancesi, italiane e monegasche tra cui Greenpeace,Legambiente, Tethys, Marevivo.L'accordo che istitui' Pelagos 16 anni fa e' purtroppo deboledal punto di vista giuridico: la governance dell'area nonpermette di sviluppare una vera e propria gestioneinternazionale. Insufficienti anche le risorse necessarie pergestire in maniera efficiente e efficacie il Santuario.Promosso in tutto il bacino in francese e italiano, l'Appellorivolge ai tre governi due richieste: ritrovare l'ambizionepresente all'origine della creazione dell'area protetta dandoun nuovo impulso con una governance rinnovata e risorseadeguate. Inoltre si chiede di mobilitarsi per consolidare lacollaborazione tra gli stati rispettando l'impegnointernazionale affinche' Pelagos diventi un esempiointernazionale di conservazione di biodiversita' marina.Nell'Appello le ong firmatarie si impegnano a dare tuto ilsupporto necessario ai Governi e a elaborare insieme soluzioniper una gestione efficacie del Santuario Pelagos. Il Santuario,e' la prima area transfrontaliera del Mediterraneo destinataalla tutela dei mammiferi marini la cui governance e' ripartitatra Francia, Italia e principato di Monaco. Il Santuario, chesi estende per 87.500 km2 e ben oltre la zona costiera dei trepaesi coinvolti, rappresenta una delle maggiori sfide diconservazione mai lanciate nel Mediterraneo. Eppure lo statusdi Area Specialmente protetta d'Interesse mediterraneo (ASPIM)che e' stato attribuito al Santuario nel 2002 sottolinea quantoquest'area sia importante per la tutela della biodiversita' nelbacino mediterraneo. Tale status attualmente e' in corso direvisione e nel caso, non del tutto remoto, che venga messo indiscussione, Pelagos diventerebbe il simbolo dell'incapacita'degli stati di accordarsi per lavorare congiuntamente allatutela di un patrimoni condiviso. Il Santuario Pelagosracchiude le acque costiere e l'ambiente pelagico dell'areacompresa tra il promontorio della penisola di Giens e il FossoChiarone nella Toscana meridionale. Incorpora anche le acqueche bagnano numerose isole: Corsica e Sardegna settentrionale ealcune isole piu' piccole come quelle davanti a Hye'res, oltreal litorale della Liguria, dell'arcipelago toscano e delleBocche di Bonifacio. Il Santuario si estende su una superficiedi 87.500 km2, con 2.022 km di litorale. E' un tratto di mareestremamente ricco di vita pelagica e per questo una delle piu'importanti del bacino mediterraneo. Tra le specie presenti:balenottera comune, globicefalo, capodoglio, zifio, grampo,stenella, delfino comune, stenella striata, foca monaca. Leminacce per questo habitat sono rappresentate soprattutto dallepossibili collisioni con le navi che transitano in questo ampiotratto di mare, l'inquinamento e il prelievo insostenibile dipescato. Oggi meno del 5% del mar Mediterraneo e' protetto,nonostante l'impegno internazionale (obiettivo di Aichi -Convenzione Quadro sulla Biodiversita' e Convenzione diBarcellona) di proteggere almeno il 10% del Mediterraneo. Senzail Santuario Pelagos la percentuale si riduce ad appena l'1%. .
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