Roma - Un tempo in spiaggia si portavano solo la crema solare, un libro e il telo. Oggi c’è più tecnologia in una borsa da mare di quanta ce n’era a bordo dell’Apollo 11. Tra i buoni propositi di molti vacanzieri prima della partenza per una meta estiva c’è quello di staccarsi dalla tecnologia, per godersi al meglio il meritato riposo ed assaporare il piacere di scoprire nuovi posti o di stare a contatto con la natura. Disconnettersi dalla tecnologia però non è così semplice, e la colpa è del ruolo che lo smartphone svolge nella nostra vita quotidiana. Ecco quindi che anche in vacanza, c’è chi non resiste all’irrefrenabile desiderio di condividere sui social qualche foto appena scattata, o chi ricorre all’aiuto di qualche app per trovare ristoranti, luoghi di interesse o eventi particolari, o ancora chi vuole tenersi aggiornato sulle notizie, consultare le previsioni meteo, controllare la posta e divertirsi con qualche gioco.
Ma smartphone e tablet non sono gli unici oggetti tecnologici da portare in vacanza. La scelta degli oggetti hi-tech da mettere in valigia dipende dalle esigenze ed abitudini personali e dal rapporto con la tecnologia. Agi ha chiesto a Hiroshi Fusillo di tecnologici.net di stilare una classifica personale degli oggetti hi-tech da imbarcare con costumi e t-shirt.
5. E-book reader
Un e-book reader può rappresentare un’ottima soluzione per chi ama leggere sotto l’ombrellone ed è disposto a rinunciare al profumo della carta stampata pur di alleggerire la valigia del peso dei libri. Smartphone e tablet non sono infatti gli strumenti più adatti per dedicarsi a sessioni di lettura prolungate, per diversi motivi. In primis per i limiti intrinseci della tecnologia LCD degli schermi di smartphone e tablet, che sfociano in fastidiosi riflessi sullo schermo e nella scarsa capacità di mantenere elevati livelli di contrasto sotto la luce diretta del sole. La tecnologia e-ink degli ebook reader invece, non prevedendo la retro-illuminazione dello schermo, offre una leggibilità naturale che non affatica la vista, anche in presenza di luce diretta del sole, simulando un’esperienza di lettura simile a quella con un foglio di carta stampata. L’autonomia degli e-book reader inoltre è decisamente superiore rispetto a quella di smartphone e tablet, ed arriva, a Wi-fi spento, fino a diverse settimane con una singola carica, per merito della tecnologia che limita i consumi della batteria ai soli “cambi pagina”. Non ci dovremo quindi preoccupare di metterlo in carica a fine giornata né di limitarne l’utilizzo per evitare eccessivi consumi di energia.
4. Powerbank
A quanti di noi capita che la batteria dello smartphone si esaurisca prima della fine della giornata? E’ noto che l’esigenza di avere dispositivi sempre più performanti e schermi sempre più grandi abbiano abbassato di molto l’autonomia media di un telefono. La situazione tende a peggiorare ulteriormente in vacanza, dove l’utilizzo all’aperto ci costringe ad impostare alti livelli di luminosità del display, con un impatto considerevole sull’autonomia dello smartphone. E’ in questa situazione che vengono in nostro soccorso i powerbank, delle batterie portatili che si rivelano utili quando non abbiamo accesso ad una presa elettrica o ad una porta USB di un PC. Come scegliere un powerbank? In primis in base al compromesso tra capacità (espressa in mAh), ingombro e prezzo di vendita. Occorre poi valutare il numero di porte che vi servono, a seconda dei dispositivi che prevedete di caricare contemporaneamente, oltre alla corrente massima supportata da ciascuna porta di uscita. In realtà la qualità di una powerbank è determinata da molti altri aspetti più nascosti come le protezioni implementate (al corto-circuito, all’eccessiva carica o alle sovratemperature) o la qualità delle celle, che non avrete però modo di valutare dalle sole specifiche tecniche. Affidatevi quindi ad un powerbank di buona marca e con feedback positivi sugli store online. Insomma un buon powerbank ci consentirà un utilizzo spensierato dello smartphone o del tablet in qualsiasi condizione. Occhio però a limitare l’utilizzo dello smartphone quando siete al mare. Le temperature eccessivamente alte potrebbero avere un impatto negativo sul tempo di vita e sulle prestazioni delle batterie, problema da non sottovalutare soprattutto per chi possiede uno smartphone con batteria non removibile.
3. Action cam
Le action cam sono delle piccole videocamere pensate per filmare attività in movimento, come un giro in moto, una sessione di surf o un’immersione subacquea, e più in generale per filmare qualsiasi attività dove si vuole registrare a mani libere, fissando la action cam sul proprio braccio, sul casco o sugli indumenti. Il vantaggio è che sono piccole e occupano poco spazio in valigia. Perché utilizzo una GoPro Hero4 Silver per fare i video se ho già una mirrorless? Per fare riprese sott’acqua, innanzitutto, ma non solo. Nell’immaginario collettivo, complici anche le campagne promozionali di GoPro, le action cam sono orientate alle sole attività sportive in condizioni estreme ma in realtà hanno una peculiarità che le rende adatte anche alle riprese meno movimentate, come durante una passeggiata naturalistica o in giro per la città. L’ottica grandangolare di 170 gradi si presta infatti sia alle cosiddette riprese in prima persona, che alle riprese con l’obiettivo rivolto verso di sé, inquadrando nella scena un’area maggiore. Nonostante le ridotte dimensioni alcuni modelli (come la GoPro serie Hero4 o le action cam di Sony) sono capaci di un’ottima qualità di registrazione, dai video a 120fps (per divertirsi a creare effetti in slow-motion) alle riprese a 4K, riservate all’utenza professionale.
2. Charger USB multi-uscita con adattatori intercambiabili
Alzi la mano chi, prossimo alla partenza per una meta straniera, si domanda sempre all’ultimo minuto quali tipi di prese vengono utilizzate dal paese che andremo a visitare. Il rischio è quello di finire a cercare l’adattatore all’aeroporto, con il risultato di pagare tanto un semplice adattatore a singola uscita. Abbiamo però un problema: un solo adattatore a singola uscita potrebbe non bastare per caricare tutti i dispositivi che ci portiamo dietro. Inoltre spesso non abbiamo idea di quante prese di corrente ci possano essere nella stanza di albergo dove andremo ad alloggiare ed è bene quindi sfruttare al massimo ciascuna presa a disposizione. La soluzione migliore è quella di dotarsi di adattatori singoli ma anche di un comodo charger con più uscite USB, a cui collegare opportunamente cavi USB-microUSB per smartphone e tablet Android, cavi lightning per iPad e iPhone, o altri cavi proprietari, come quelli delle smartband. Potete combinare entrambe le esigenze con un charger multi-uscita USB con adattatore intercambiabile incluso. Quello che porto con me in valigia ha 4 uscite USB (due limitate ad 1A di uscita, e due a 2A di uscita), con adattatori intercambiabili con presa A (utilizzata negli Stati Uniti, Canada, Messico e Giappone), presa G (Inghilterra, Irlanda, Malta, e alcuni paesi dell’asia come Malesia, Singapore ecc.) e presa C (Europa, Sud America e alcuni paesi dell’Asia), a copertura di buona parte dei paesi del mondo.
1. Reflex o mirrorless
Gli anni passano, la tecnologia avanza e le abitudini dell’utenza media cambiano radicalmente nel corso negli anni. Secondo uno studio effettuato da Mobile Index nel 2014 oltre il 50% degli italiani utilizza lo smartphone per scattare le foto in vacanza, a discapito delle reflex (o mirrorless come nel mio caso), più ingombranti e complesse da utilizzare. Perché utilizzare una reflex piuttosto che con uno smartphone? Nonostante gli ottimi progressi degli smartphone in campo fotografico, la qualità delle foto scattate con una buona reflex non può ancora essere sostituita. I vantaggi sono evidenti nella versatilità di avere obiettivi intercambiabili anzitutto, che permette di scattare foto, a seconda delle occasioni, modificando opportunamente la profondità di campo o i livelli di zoom. Il sensore di dimensioni maggiori inoltre permette di catturare una maggior quantità di luce, offrendo la possibilità di fotografare a valori di ISO più alti generando foto meno rumorose in condizioni di bassa luminosità. In generale solo con una buona reflex avrete la massima libertà nello scatto di foto creative e di alta qualità, capaci di immortalare ricordi ed emozioni della vacanza appena trascorsa.
Per gli utenti che invece affidano allo smartphone il ruolo di tuttofare, suggeriamo altri gadget che potrebbero esservi utili in vacanza. Chi ha uno smartphone non impermeabile potrebbe aver bisogno di una una custodia rugged, per scattare foto sott’acqua o semplicemente proteggerlo contro sabbia o cadute in acqua. Chi ama ascoltare la musica nella camera dell’albergo o in spiaggia, può pensare di mettere in valigia uno speaker bluetooth, che permette livelli di volume e qualità sonora ben superiori rispetto agli speaker integrati degli smartphone. Infine, chiudiamo questa guida suggerendovi un app: Wi-fi Map. Quando siamo all’estero potremmo superare i limiti previsti dal nostro piano tariffario dopo solo qualche video in autoplay su Facebook, o dopo aver condiviso e visualizzato contenuti multimediali su Whatsapp. Wi-fi Map consente di trovare hotspot Wi-fi gratuitamente accessibili nelle vicinanze e di evitarci ulteriori costi previsti per il superamento delle soglie di traffico dati. (AGI)