Il New York Times ha passato al setaccio il primo discorso del presidente Donald Trump al Congresso. Su 15 affermazioni, otto sono totalmente o parzialmente vere.
Ecco il fact-checking
Vero, ma un po' fuorviante.
Le statistiche sulla criminalità dell'Fbi, stimano che sono stati commessi 15.696 omicidi nel 2015, che equivale a una crescita del 10 per cento annua. L'incremento è dovuto in gran parte alla crescita della criminalità di strada in una manciata di grandi città, come Chicago e Baltimora.
Tuttavia il dato è in calo rispetto alla generazione precedente. Secondo i dati dell'Fbi nel 1991 furono commessi 24.703 omicidi.
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Vero, ma è pignoleria
E' molto comune che i premi assicurativi aumentino del doppio, o del triplo. Il Presidente Trump ha citato l'Arizona dove l'aumento è stato del 116%. Ma è l'unico stato in cui si è registrata una crescita a tre cifre. In media i premi per le assicurazioni sanitarie stipulate attraverso l'HealthCare.gov sono aumentate quest'anno del 25 per cento, secondo i dati dell'amministrazione Obama.
Mentre per le persone con redditi bassi e moderati sono previsti i sussidi, coloro che non rientrano nei parametri della copertura finanziaria devono sostenere l'intero costo.
Le notizie sono state sempre coperte dai media
Gli omicidi commessi da immigrati senza documenti cui fa riferimento Trump nel suo discorso sono state sempre raccontati da giornali e Tg. E' questo il caso, ad esempio, di Jamiel Shaw Jr., ucciso da un colpo di arma da fuoco nel 2008 a Los Angeles il cui caso è stato ampiamento documentato dal Los Angeles Times e dalle tv locali.
E' un'esagerazione
I premi per l'assicurazione sanitaria previsti dalla legge Affordable Care sono aumentati notevolmente quest'anno, con franchigie spesso elevate. In molti stati è diminuito il numero delle società di assicurazioni che offrono una copertura. Grandi assicuratori, dopo aver perso soldi nei mercati pubblici, hanno ridotto la loro partecipazione.
Tuttavia, milioni di persone con redditi modesti hanno ottenuto la copertura, grazie anche ai sussidi federali. I tentativi dei repubblicani di abrogare la legge sanitaria hanno creato maggiore incertezza, che minaccia di destabilizzare i mercati ancora di più.
Questa affermazione deve essere contestualizzata
Lo studio "The Economic and Foscal Consequences of Immigration" del 2016 dell'Accademia nazionale delle scienze ha rilevato che il costo netto per gli immigrati varia da regione a regione, ma che in media nel periodo 2011-2013 il costo ha toccato i 57,4 miliardi di dollari. Tuttavia, lo stesso studio ha evidenziato che gran parte della spesa è assorbita dai figli degli immigrati, cui si aggiunge un beneficio netto di 30,5 miliardi di dollari. Mentre per i nipoti la cifra supera i 223 miliardi.
Il numero è corretto
Secondo il Dipartimento dell'Agricoltura, 43,3 milioni di americani fanno uso di voucher distribuiti per garantire i pasti ai meno abbienti. Come è accaduto con il tasso di povertà, però, il numero ha registrato un trend al ribasso nel corso degli ultimi anni.
Non è colpa del Nafta
Negli Stati Uniti sono andati persi molti posti di lavoro dal 2000, ma il motivo principale è legato al progresso tecnologico, non alla concorrenza estera. La produzione manifatturiera americana è al massimo della sua storia, ma non necessita più di tutti quei lavoratori per produrre. E' vero che alcuni posti di lavoro sono andati persi a causa della concorrenza straniera, ma gli studi attribuiscono una scarsa responsabilità al Nafta.
E' vero ma il dato è sceso
Secondo l'ufficio censimenti, nel 2015 43,1 milioni di americani vivevano al di sotto della soglia di povertà. Ma il numero è più basso rispetto agli anni di profonda recessione 2009-2010.
Contestualizziamo
Il presidente Trump ha firmato il via libera al completamento dell'oleodotto Dakota (Dakota Access Pipelines). Ciò creerà posti di lavoro, tuttavia molti saranno solo temporanei. Secondo una stima del dipartimento ambientale del 2014, nei due anni necessari per la realizzazione saranno necessari 42mila lavoratori a tempo determinato, di cui 3.900 impiegati nell'edilizia e il resto nell'indotto e nell'alimentare. A opera finita resteranno solo 35 persone impiegate.
Questo è fuorviante
E' più o meno il numero degli americani di età superiore ai 15 anni e non attivi, ma nel dato sono compresi gli studenti di scuola superiore e università, le persone con disabilità, le casalinghe e i pensionati. Il numero dei cittadini statunitensi che vorrebbero lavorare, ma non trovano un posto è molto inferiore e si aggira, secondo le rilevazioni di gennaio dell'ufficio di Statistica, intorno ai 7,6 milioni,
Aperte parzialmente, ma pesantemente controllate
Le persone non possono superare i confini senza la paura di essere intercettate. Alcuni riescono a sgattaiolare, ma le frontiere sono difese da 21mila agenti insieme ad altrettanti funzionari di dogana in 325 porti, aeroporti e accessi via terra.
Non c'è stato un grande cambiamento
Il presidente Barack Obama aveva già ordinato una stretta al dipartimento per la Sicurezza riguardo le espulsioni di irregolari. Il presidente Trump ha ordinato la deportazione di tutti gli immigrati senza documenti. Molti studi dimostrano che gli immigrati commettono meno crimini pro-capite rispetto ai nati negli Usa.
E' in parte vero ma fuorviante
Trump ha firmato una legge che ripristina il divieto di inquinare alle società minerarie, ma non c'è alcun riferimento al numero dei posti di lavoro. Negli Stati Uniti si contano più o meno 70mila impiegati nelle miniere, ma secondo gli economisti il declino è dovuto a un incremento della meccanizzazione e uno slittamento dal carbone al gas naturale.
Forse un po'
Gli economisti sono fortemente divisi sugli effetti dell'immigraione sugli stipendi dei lavoratori nati in Usa. Secondo alcuni la competizione ha livellato i salari soprattutto nelle mansioni poco qualificate. Ma si tratta davvero di pochi punti percentuali.
E' vero, ma non hanno fatto molto
Il presidente Trump ha firmato due ordini il 9 febbraio, di scarsa sostanza però. L'incarico di combattere il crimine è già affidato al Dipartimento di Giustizia che opera insieme alle agenzie. La lotta ai cartelli viene già praticata attraverso la forte opposizione nei confronti di quesi gruppi e viene condotta soprattutto dall'agenzia intergovernativa "Threat Mitigation Working Group", fondata nel 2011.
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