Yemen: attacco a residenza ambasciatore Iran, un morto e 17 ferit
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Yemen: attacco a residenza ambasciatore Iran, un morto e 17 ferit

Yemen: attacco a residenza ambasciatore Iran, un morto e 17 ferit

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(AGI) - Sanaa, 3 dic. - In Yemen, un'autobomba ha preso di mirala residenza dell'ambasciatore dell'Iran, Paese accusato disostenere le milizie sciite che stanno cercando di espandere laloro influenza nel Paese e hanno gia' conquistato il controllodella capitale. Una persona e' rimasta uccisa e altre 17ferite. L'esplosione e' avvenuta quando il diplomatico HassanSayed Nam -che ha appena assunto l'incarico a Sanaa e hapresentato le credenziali lunedi'- non era in casa. L'identita'della vittima rimane poco chiara. Una fonte dei servizi disicurezza ha detto che era una guardia della residenza, ma unportavoce del ministero dell'Intero, citato dall'agenziaufficiale Saba, ha riferito che era "il figlio di una guardia"alla residenza. Non e' ancora chiaro se l'autobomba fosseguidata da un kamikaze o sia stata comandata a distanza: dicerto, a giudicare dallo scarno scheletro rimasto, dovevaessere imbottita di esplosivo. L'esplosione ha divelto la facciata della residenza ecausato danni importanti agli edifici circostanti, rompendo ivetri delle case in una raggio di un chilometro. L'attentato e'avvenuto nel quartiere di al Hada, a sud di Sanaa, dove sitrovano la maggior parte delle ambasciate e delle residenze deidiplomatici. In particolare l'attentato e' avvenuto vicinol'ambasciata francese e il quartier generale dei servizisegreti yemeniti. Nella zona, subito dopo l'attentato, oltrealle forze di sicurezza yemenite, sono arrivati anchemiliziani del gruppo sciita Huthi, vicini all'Iran, che hannoaiutato a ripulire la zona dalle macerie e hanno organizzato lavigilanza. Si tratta del secondo attacco contro l'Iran quest'anno inYemen; il 18 gennaio, il responsabile finanziario dellalegazione, Ali Ashgar Asadi, fu ucciso da uomini armati mentrelasciava la sua residenza. Un altro diplomatico iraniano, AhmadNour-Nikbakht, rapito a luglio nella capitale, e' ancora inmano ai suoi rapitori che sarebbero, secondo fonti tribali,uomini di al-Qaeda. (AGI)
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