Seattle - Bernie Sander trionfa nei caucus democratici del sabato del voto negli Stati più occidentali, imponendosi in quello di Washington, in Alaska e alle Hawaii. Il 74enne senatore del Vermont ha così accorciato, seppur di poco, lo svantaggio rispetto ad Hillary Clinton nella corsa per la nomination del partito dell'asinello e vede quanto meno aumentare le speranze di giocarsela alla convention. Il principale obiettivo della serata era Washington, lo Stato nord-occidentale di Seattle, con 101 delegati in palio, contro i 25 della Hawaii e i 16 dell' Alaska, tutti assegnati proporzionalmente. Nello stato di Washington Sanders si è aggiudicato il 72% dei consensi contro il 27% della rivale. Netto lo scarto anche in Alaska dove il candidato liberal ha ottenuto l'80,7% delle preferenze contro il 19,3% dell'ex First Lady. Alle Hawaii il senatre del Vermont ha ottenuto il 71% dei consensi contro il 29% di Hillary Clinton. "Stiamo seriamente intaccando il vantaggio del segretario Clinton... abbiamo un varco verso la vittoria", ha esultato Sanders davanti a 8.000 supporter a Madison, in Wisconsin, dove si voterà per le primarie il 5 aprile.
"E' innegabile che il momento per noi sia di spinta... e quello che vediamo è un'affluenza enorme: vincere significa anche coinvolgere la gente nel processo politico", ha osservato Sanders elencando i trionfi negli Stati del West dopo le disfatte che gli sono state inflitte dalla Clinton nel "profondo Sud", molto conservatore. "Sapevamo che avremmo avuto delle difficolta', politicamente parlando, nel conservatore profondo Sud ma anche che le cose sarebbero cambiate muovendoci verso il West", ha osservato il sentore del Vermont. "E' innegabile che ora abbiamo una spinta. Quello che vediamo, elezione dopo elezione, e' il supporto imbattibile come percentuale dei giovani, con la loro incredibile affluenza - ha dichiarato - e con giovani non intendo solo giovanissimi perche' piu' si diventa vecchi e piu' i giovani sembrano giovani. Quello che vediamo in questa campagna e' che i giovani di questo Paese, che amano questo Paese, lo voglione rendere migliore e sono pronti ad alzarsi in piedi per contrastare le principali sfide".
E se i caucus rappresentano la formula più congeniale per la macchina elettorale di Sanders, l'affluenza registra livelli record, anche più alti di quelli dello storico confronto tra Hillary Clinton e Barack Obama nel 2008. Ora il senatore punta dritto su New York, il 19 aprile, dove la posta è di 247 delegati ma dove Hillary viene data per favorita così come il 26 aprile prossimo in Pennsylvania, Connecticut, Delaware, Rhode Island e Maryland quando saranno assegnati quasi 400 delegati. Prima del sabato western, l'ex Segretario di stato aveva già accantonato 1.711 delegati sui 2.383 necessari per l'incoronazione contro i 952 di Sanders. (AGI)