Tragico deragliamento di un treno nel nord-ovest della Turchia, vicino al confine con Grecia e Bulgaria: il bilancio è di almeno 10 morti e 73 feriti. Cinque vagoni di un convoglio di sei sono deragliati in una zona rurale della provincia di Tekirdag, nei pressi di Sarilar, villaggio del distretto di Corlu. L'area è molto fangosa a causa delle forti piogge cadute negli ultimi giorni e proprio il maltempo sarebbe stata la causa dell'incidente: per il ministero dei Trasporti ha ceduto "la terra tra i binari e un canale sotterraneo".
Il treno, con a bordo 368 persone in gran parte di rientro dal weekend, era partito intorno alle 16 da Uzunkopru, nel distretto di Edirne, diretto a Istanbul. Il deragliamento è avvenuto dopo meno di un'ora di viaggio. Sul posto sono arrivate un centinaio di ambulanze e i feriti più gravi sono stati evacuati in elicottero. Diversi di loro hanno avuto le gambe schiacciate e ci sono state molte amputazioni. Sul posto è arrivato il ministro dei Trasporti, Ahmet Arslan.
Il presidente Recep Tayyip Erdogan, che domani si insedia come primo presidente della Turchia con poteri esecutivi dopo la vittoria elettorale del 24 giugno, e il premier Binali Yildirim hanno offerto le loro condoglianze alle famiglie delle vittime e hanno espresso vicinanza ai feriti. Ai media turchi è stato imposto di non diffondere le immagini dei soccorsi per non causare allarme.
Negli ultimi anni Erdogan ha cercato di rilanciare la fatiscente rete ferroviaria turca con nuovi treni ad alta velocità, ma quello coinvolto nell'incidente era di un vecchio tipo e procedeva su un binario unico. Nel gennaio 2008 c'erano stati otto morti nel deragliamento di un treno a sud di Istanbul, nella regione di Kutahya, e e nel 2004 altre 41 persone erano morte nel deragliamento di un treno ad alta velocità nella provincia nord-occidentale di Sakarya.