Il tweet di Donald Trump con il fotomontaggio che lo ritrae in versione Rocky Balboa, postato poco prima di firmare la legge del Congresso a favore dei manifestanti di Hong Kong, è solo l'ultimo esempio di come la comunicazione social del presidente americano passi per una cura quasi ossessiva della sua immagine.
Il volto di Trump con il corpo di Sylvester Stallone nel celebre film del pugile italo-americano fa il paio con quella in cui aveva sfidato l'Iran ritratto da cattivo della serie tv dell'Hbo "Game of Thrones". Con l'avvertimento "Sanctions are coming" (le sanzioni stanno arrivando) che parafrasava il "Winter is coming" (l'inverno sta arrivando) del Trono di Spade.
A ottobre il titolare della Casa Bianca aveva modificato quella che il New York Times ha scoperto essere una vera fotografia del 2017 in cui assegnava la medaglia d'onore a un medico eroe della guerra in Vietnam, James McCloughan.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 27, 2019
Nella nuova versione al posto di McCloughan è stato inserito Conan, il cane eroe che ha partecipato al raid che a ottobre ha portato all'uccisione del leader dell'Isis, Abu Bakr al-Baghdadi. L'attenzione all'immagine passa anche attraverso alcuni dettagli per le foto a cui viene dedicata un'attenzione quasi maniacale: i capelli, le mani, la misura del vestito, la cravatta.
- I CAPELLI: Dal colore alla pettinatura, forse nessun presidente Usa ha fatto parlare così tanto della sua chioma. L'effetto biondo-arancio secondo alcuni sarebbe il frutto di un'errata posologia della tintura. Di certo non è né una parrucca, né un toupée, ma solo un'opera di 'ingegneria tricologica' realizzata dal presidente stesso.
- IL VESTITO: Troppo abbondante. Trump indossa sempre vestiti un po' troppo larghi e dalle maniche troppo lunghe, forse mascherare qualche chilo di sovrappeso.
- LA CRAVATTA: Sempre in ordine e molto lunga, per evitare che si separi Trump fissa il codino alla pala (la parte più sottile e quella più larga) con due pezzi di scotch. A riprova del fatto che non si tratta di una leggenda metropolitana ci sono le immagini della sua discesa dall'aereo presidenziale a Indianapolis mentre una folata di vento gli fa volare la cravatta mostrando le due parti fissate tra di loro.
- LE MANI: I maligni sostengono che siano diventate la paranoia di Trump e per questo se le farebbe ingrandire al Photoshop nelle immagini ufficiali. Tutta colpa, si dice, delle cattiverie subìte da chi sostiene che avrebbe mani e dita piccole, come il senatore Marco Rubio che nelle primarie repubblicane mise persino in dubbio le 'misure' della sua mascolinita'. "Guardate queste mani", replico' il presidente durante un comizio, "vi sembrano piccole? E vi garantisco che anche per tutto il resto non c'è alcun problema".