Svolta Cina-Vaticano, verso l'accordo su nomine vescovi
Per il Wall Street Journal nel compromesso il Vaticano ne riconsocerebbe otto di quelli designati da Pechino. A inizio ottobre Papa Francesco si era detto ottimista

Pechino - Cina e Vaticano sono sempre più vicini all'accordo sulla nomina dei vescovi, dopo oltre sessanta anni di interruzione dei rapporti diplomatici. Secondo fonti vicine alle trattative, è già pronto un compromesso tra le parti per l'accettazione da parte di Papa Francesco di otto vescovi nominati dal governo cinese, di cui tre in precedenza scomunicati, anche se resterebbero altre questioni irrisolte tra Pechino e la Santa Sede. I negoziatori sono in attesa della decisione finale del Papa, prima che la parola passi a Pechino.
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L'accordo prevederebbe che le autorità cinesi presentino una rosa di nomi al Vaticano tra cui scegliere un vescovo: il Papa potrebbe anche rifiutare tutte le opzioni, chiedere nuovi nomi o indagare sul passato dei candidati prima di procedere a un'eventuale approvazione. L'accordo non sarebbe il migliore in assoluto per il Vaticano, ma si tratterebbe secondo fonti della Santa Sede di un primo storico passo dal 1951, quando fu espulso l'ultimo nunzio apostolico dalla Cina due anni dopo la nascita della Repubblica Popolare. Papa Francesco ha di recente usato toni concilianti con Pechino, durante il viaggio di rientro a Roma dall'Azerbaigian, spiegando che i rapporti tra le due parti "devono essere fissati in un accordo: il processo è lento, ma le cose lente vanno bene" e tra Pechino e la Santa Sede ci sono "buoni rapporti: si studia, si parla, ci sono condizioni di lavoro".
Il dialogo a distanza tra Cina e Vaticano si è intensificato nelle ultime settimane. Pechino ha sottolineato in più occasioni la "sincerità" nel promuovere le relazioni con la Santa Sede e la posizione "coerente e chiara" sui principi. Tra Cina e Vaticano ci sono "solidi ed efficaci canali per il dialogo", ha in più occasioni dichiarato il ministero degli Esteri di Pechino, che solo pochi giorni fa, il 21 ottobre, aveva parlato di "sforzi congiunti con il Vaticano per incontrarci a metà strada" e continuare a promuovere le relazioni bilaterali sulle voci di un possibile accordo.
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Tra i segnali positivi nelle relazioni tra Cina e Vaticano, il quotidiano Global Times che fa capo al Quotidiano del Popolo, organo di stampa ufficiale del Partito Comunista Cinese, cita anche l'incontro tra Papa Francesco e il vescovo di Suzhou, Xu Honggen, che ha visitato il Vaticano nelle scorse settimane. Anche per il Global Times, il possibile accordo sarebbe "la più grande svolta nelle relazioni tra Cina e Vaticano degli ultimi sessanta anni". (AGI)