Siria: cominciano i raid russi Usa "Non hanno colpito l'Isis"
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Siria: cominciano i raid russi Usa "Non hanno colpito l'Isis"

Siria: cominciano i raid russi Usa "Non hanno colpito l'Isis"

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(AGI) - Roma, 30 set. - La Russia ha cominciato i raid aerei inSiria ma Stati Uniti e Francia accusano: "Nel mirino di Moscanon vi e' l'Isis" ma i ribelli siriani che si oppongono alregime di Bashar Assad. E' la prima volta, dalla guerra lampo con la Georgia nel2008, che la Russia invia i propri uomini a combattere fuoridai suoi confini. Le operazioni dell'aviazione russa, che avevaavvertito in anticipo il Pentagono dei raid, si svolgeranno, hadetto Vladimir Putin, in "un arco di tempo definito" e "nonpotranno andare avanti indefinitamente". "Non posso dirviadesso, per evidenti motivi, quale sara' questo arco di tempo,per quanti giorni durera' e quanti aerei e quali tipi di armisaranno usati dalle nostre forze aeree", ha affermato il capodell'amministrazione presidenziale, Serghei Ivanov. Ilportavoce del ministero della Difesa russo, il generalemaggiore Igor Konashenko, ha poi ufficializzato quanto gia'circolava sui media americani: "Le forze aeree russe hannocominciato oggi a condurre operazioni aeree mirate controbersagli a terra dei gruppi terroristici dell'Isis sulterritorio della Repubblica araba siriana". Secondo fontigovernative siriane, i primi raid sono stati diretti contropostazioni terroristiche nelle province di Hama, Homs eLatakia. Ma e' proprio la scelta di queste tre aree a suscitare leperplessita americane e francesi, lo stesso fronte che vuoleBashar Assad fuori dal potere prima dell'avvio di una fase ditransizione politica. "Se hanno colpito a Homs, come sembra",ha affermato una fonte militare di Parigi, non e' lo Statoislamico l'obiettivo ma probabilmente i gruppi di opposizione.Cio conferma che "i russi, ndr) vanno piu' in aiuto di Assadche contro il Daesh (Isis, ndr). Le aree colpite sono, invece,controllate dai ribelli di al Nusra, legati ad al Qaeda e dauna coalizione armata ostile al regime di Damasco. Secondo ilgovernatore della provincia di Homs, Talal al Barazi, abombardare e' stata solo l'aviazione siriana, mentre quellarussa si e' limitata a operare ricognizioni aeree in appoggio.Per l'opposizione siriana e per l'Osservatorio siriano deidiritti umani le vittime dei raid coordinati tra Russia e Siriasono "civili": il bilancio e' di 36 morti. "Sono le stessearee, a Homs", ha detto Khaled Khoja, capo della coalizionedell'opposizione basata in Turchia, "in cui un anno facombattemmo e sconfiggemmo l'Isis". Mosca si difende, sia sottolineando che i propri cacciahanno distrutto almeno 8 postazioni dello Stato islamico nellearee montagnose del paese mediorientale sia accusandol'Occidente di "guerra mediatica". Sui mass media, hadenunciato Maria Zakharova, portavoce del ministero degliEsteri di Mosca, "e' subito scattato tutto un batti e ribattimultiplo a proposito di civili uccisi durante le nostreincursioni, e del fatto che a esserne prese di mira sarebberole forze democratiche di quel Paese. Tutto cio'", ha ammonito,"non e' altro che un assalto informativo, una guerra gia'sentita in un sacco di occasioni". L'iniziativa russa ha l'appoggio non solo della Siria maanche di Iran e Iraq, la cui capitale Baghdad con il Centro dicoordinamento per la condivisioni di materiale di intelligence,e' il punto di riferimento per le operazioni russe in Siria.Mosca, che auspica la disponibilita' di Damasco al"compromesso", che presentera' l'Onu una proposta dirisoluzione per il "coordinamento delle forze che combattono loStato islamico e le altre strutture del terrorismo". Lo hadetto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, che oggisi e' sentito con il capo della diplomazia americana, JohnKerry, il quale gli ha ricordato: "I vostri raid aerei nonaiutano". E al capo della diplomazia russa che ha annunciato lapresentazione di una risoluzione per il "coordinamento delleforze contro l'Isis e tutte le strutture del terrorismo", ilministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, oppone lanecessita' che "il Consiglio di Sicurezza deve mettere al bandoin Siria una volta per tutte l'utilizzo di barili-bomba carichidi esplosivi e del cloro". Tra le capitali europee, Roma e' quella piu' aperturista."Prevale la valutazione sulle opportunita'", ha spiegato PaoloGentiloni. "L'intervento militare -ha aggiunto il capo dellaFarnesina a margine dell'Assemblea generale dell'Onu- puo'essere letto come un elemento per un ruolo della Russia per unfuturo di transizione e non come un elemento decisivo. L'Italiae' al lavoro perche' ci sia un coinvolgimento della Russia manaturalmente il coinvolgimento deve essere per rafforzarel'azione contro Daesh e il terrorismo e non per altriobiettivi". Resta intatto il nodo della transizione politica, e ariportarlo al centro dell'agenda e' stata Federica Mogherini.In Siria - ha detto l'Alto responsabile dell'Ue per la politicaestera- e' necessario avviare un "processo di transizionepolitica" e le potenze regionali e internazionali "devonomostrare responsabilita'". (AGI).
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