È stato ritrovato il campo di prigionia di Lodge Moor, nello Yorkshire
All’inizio della seconda guerra mondiale il campo era occupato invece principalmente da prigionieri italiani. Uno studio condotto da un gruppo di studenti della facoltà di archeologia dell'Università di Sheffield

Uno studio condotto da un gruppo di studenti della facoltà di archeologia dell'Università di Sheffield ha portato alla luce il campo di prigionia di Lodge Moor, che durante la seconda guerra mondiale è arrivato ad ospitare circa 11 mila detenuti. Un campo, quello di Lodge Moor, immerso nella campagna del South Yorkshire, del quale si parla e si scrive, specie in rete, da 60 anni, senza che mai fossero stati recuperati dati più certi che permettessero di ricostruirne precisamente la storia.
“Il bosco lo nasconde bene – ha dichiarato Georgina Goodison, una studentessa del gruppo coinvolta nella ricerca - Nasconde i segreti di tutte le migliaia di uomini che sono stati ospitati lì solo alcuni decenni fa”; pare infatti che i resti del campo fossero stati ritrovati invasi dal muschio, totalmente avvolti dalla vegetazione circostante e quindi resi praticamente invisibili, tant’è che la zona ad oggi viene utilizzata dai locali, come scrive The Guardian, giusto per passeggiare i cani, trovandosi a circa cinque miglia a ovest di Sheffield, ai margini del Peak District.
I dati venuti a galla da questo studio, finanziato anche dalla Sheffield Lakeland Landscape Partnership, ci riferiscono che Lodge Moor era uno dei 1500 campi di prigionieri di guerra presenti in Gran Bretagna durante il conflitto, pare non fosse particolarmente conosciuto ma alcuni dei suoi “ospiti”, per la maggior parte provenienti da Italia, Germania e Ucraina, avevano dei volti abbastanza noti.
Fu lì per esempio che venne sistemato nell’ottobre del 1918, durante la prima guerra mondiale, dopo la cattura a bordo del suo U-boat 68, l’ammiraglio Karl Dönitz, comandante della flotta sottomarina (Befehlshaber der U-Boote) durante la Battaglia dell'Atlantico. Passò a Lodge Moor sei settimane, fingendo una malattia mentale per non ricevere il trattamento più severo riservato ai criminali di guerra, prima di essere rilasciato in Germania e assumere molti anni più tardi, il 1º maggio 1945, il giorno dopo il suicidio di Adolf Hitler, il ruolo di Reichspräsident.
All’inizio della seconda guerra mondiale il campo era occupato invece principalmente da prigionieri italiani che, messi a lavorare nelle fattorie locali, instaurarono da subito un ottimo rapporto con gli abitanti locali dello Yorkshire, che con loro condivisero le scorte limitate di tè. Tuttavia, la qualità della vita nel campo si deteriorò bruscamente con l'improvviso afflusso di prigionieri tedeschi.
Rob Johnson, uno degli studenti di archeologia che ha visitato il sito, racconta che essendo Lodge Moor considerato come un campo “di transito” i detenuti venivano letteralmente “schiacciati nelle tende o nelle caserme con poco spazio personale”. Nel 1944 infatti il Comitato internazionale per la Croce Rossa, in un rapporto portato alla luce da questo studio, cataloga il campo come “insufficiente” e “inabitabile”.
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