Papa conquista Congresso Usa e fa piangere il 'duro' Joe Boehner
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Papa conquista Congresso Usa e fa piangere il 'duro' Joe Boehner

Papa conquista Congresso Usa e fa piangere il 'duro' Joe Boehner

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(AGI) - Washington, 24 set. - Gli innumerevoli applausi deideputati Usa durante l'impegnativo discorso al Congresso,l'ovazione dell'immensa folla che si e' assiepataspontaneamente sul viale che conduce a Capitol Hill e sui praticircostanti l'edificio monumentale che simboleggia l'Americainsieme alla Statua della Liberta' di New York, le lacrimedello speaker della Camera dei rappresentanti, Joe Boehner, chesi e' emozionato quando il Papa ha detto che "le persone piu'importanti sono i bambini", e ancora i molti milioni diamericani che da una costa all'altra stanno seguendo sulleprincipali emittenti tutte le dirette: tutto testimonia chePapa Francesco ha vinto la sfida di questo viaggio, il primonegli States di un uomo nato 78 anni fa in Argentina da unafamiglia di emigranti italiani (come ha ricordato sia ieri cheoggi). Francesco ha davvero conquistato l'america el'entusiasmo che suscita in ogni ambiente, dai "senza tetto"che ha incontrato alla parrocchia di St Patrick di Washington,ai rappresentanti della societa' civile invitati da Obama allaCasa Bianca, ai membri del Congresso e del Governo che oggi(con la sola eccezione dei repubblicani ma limitatamente alleparole sulla pena di morte) si sono spellati le mani peresprimere il loro entusiasmo, marca in effetti un drammaticodistacco tra la gente e una larga fetta della Gerarchiaecclesiastica statunitense, che questo Papa non lo ama e nonperde occasione per attaccarlo. Ma la storia va in un'altradirezione ed e' quella che Francesco ha indicato quando havoluto elogiare pubblicamente l'amministrazione americana e ilgoverno cubano per "gli sforzi fatti nei mesi recenti percercare di superare le storiche differenze legate a dolorosiepisodi del passato". "E' mio dovere costruire ponti e aiutareogni uomo e donna, in ogni possibile modo, a fare lo stesso",ha affermato Bergoglio riconoscendo il proprio ruolo nelnegoziato che ha portato alla normalizzazione dei rapporti traUsa e Cuba ma pensando forse anche agli sviluppi nellatrattaiva tra governo colombiano e Farc dopo il suo appello didomenica all'Avana. "Quando nazioni che erano state indisaccordo riprendono la via del dialogo che potrebbe esserestato interrotto per le ragioni piu' valide - ha detto - nuoveopportunita' si aprono per tutti. Questo ha richiesto, erichiede, coraggio e audacia, che non vuol direirresponsabilita'". Secondo il Papa, "un buon leader politicoe' uno che, tenendo presenti gli interessi di tutti, coglie ilmomento con spirito di apertura e senso pratico. Un buon leaderpolitico opta sempre per iniziare processi piu' che possederespazi". Fermo sui principi etici a difesa dei valori della vitae del matrimonio, il Papa ha spiegato che "la regola d'oro" chedice "non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te",mette anche "di fronte alla nostra responsabilita' diproteggere e difendere la vita umana in ogni fase del suosviluppo". Senza citare le parole "aborto" e "eutanasia", haesortato a "dialogare con le molte migliaia di uomini e didonne che si sforzano quotidianamente di fare un'onestagiornata di lavoro e nel modo discreto che li caratterizza,sostengono la vita della societa'. Generano solidarieta' con leloro attivita' e creano organizzazioni che danno una mano a chiha piu' bisogno". La stessa "regola d'oro" che ha invocato perchiedere esplicitamente il superamento della pena di morte nelmondo intero (ha parlato di "abolizione globale") esegnatamente negli Usa ("appoggio - ha precisato - la richiestadei vescovi") il rifiuto di ogni risposta armata alla violenza(perche' "porta verso nuove dittature") e l'interruzione delcommercio delle armi ("vendute - ha denunciato - a coloro chepianificano di infliggere indicibili sofferenze a individui esocieta'" per ricavare "denaro intriso di sangue, spesso delsangue innocente" ed infine per l'appello piu' commovente:davanti a una "crisi di proporzioni tali che non si vedevanodai tempi della Seconda Guerra Mondiale" gli Stati Uniti sonochiamati ad un ruolo analogo a quello che ebbero nel dopoguerra per risanare le ferite dell'Europa e dell'Asia. Anchenel Continente Americano, ha rilevato, "migliaia di personesono spinte a viaggiare verso il Nord in cerca di miglioriopportunita'". "Non e' - ha domandato ai deputati - cio' chevolevamo per i nostri figli?". "Non dobbiamo - ha scandito -lasciarci spaventare dal loro numero, ma piuttosto vederle comepersone, guardando i loro volti e ascoltando le loro storie,tentando di rispondere meglio che possiamo alle lorosituazioni". Il richiamo alla storia degli Stati Uniti hamarcato questo straordinario discorso, il primo di un Papa alCongresso Usa "Vorrei dialogare - ha spiegato parlando non soloai parlamentari ma all'America intera - con tutti voi, edesidero farlo attraverso la memoria storica del vostropopolo". E cosi' ha indicato "La marcia che Martin Luther Kingha guidato da Selma a Montgomery cinquant'anni fa come partedella campagna per conseguire il suo 'sogno' di pieni diritticivili e politici per gli Afro-Americani", e' stata evocata daPapa Francesco al Congresso Usa, esploso in un applauso quandoha citato il nome dell'eroico pastore protestante che si batte'contro il segregazionismo e pago' con la vita il suo impegno."Quel sogno continua ad ispirarci", ha assicurato Bergoglio,rallegrandosi, "come figlio di immigrati, sapendo che anchetanti deputati Usa sono discendenti di immigrati", del fattoche l'America continui ad essere, per molti, una terra di'sogni'. Sogni che conducono all'azione, alla partecipazione,all'impegno, e risvegliano cio' che di piu' profondo e di piu'vero si trova nella vita delle persone". "Vorrei anche entrarein dialogo con le numerose persone anziane che sono un depositodi saggezza forgiata dall'esperienza e che cercano in moltimodi, specialmente attraverso il lavoro volontario, dicondividere le loro storie e le loro esperienze. So che moltidi loro sono pensionati, ma ancora attivi, e continuano a darsida fare per costruire questo Paese", ha continuato evocando "laserva di Dio Dorothy" impegnata a far uscire la gente dallapoverta' estrema!". "So - ha detto rivolto ai parlamentari -che voi condividete la mia convinzione che va fatto ancoramolto di piu', e che in tempi di crisi e di difficolta'economica non si deve perdere lo spirito di solidarieta'globale". E richiamando la figura di Lincoln ha ricordato che"una nazione puo' essere considerata grande quando difende laliberta'" e che essa e' anche il frutto di una fede che diventadialogo e semina pace nello stile contemplativo di ThomasMerton". "In queste note - ha poi concluso - ho cercato dipresentare alcune delle ricchezze del vostro patrimonioculturale, dello spirito del popolo americano. Il mio auspicioe' che questo spirito continui a svilupparsi e a crescere, inmodo che il maggior numero possibile di giovani possa ereditaree dimorare in una terra che ha ispirato cosi' tante persone asognare. Dio benedica l'America!". .
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