Odissea Uber: dopo taxi Milano e stupro in India, stop in Spagna
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Odissea Uber: dopo taxi Milano e stupro in India, stop in Spagna

Odissea Uber: dopo taxi Milano e stupro in India, stop in Spagna

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(AGI) - Roma, 9 dic. - I primi furono i tassisti milanesi, cuisi unirono quelli di mezza Europa, poi ci fu lo scandalo del'monitoraggio' degli spostamenti di una giornalista minacciatoda un dirigente e infine lo stupro da parte di un autistaassociato. Da ultimo, oggi un giudice spagnolo ha vietato aUber di operare nel paese iberico. I tassisti che aderiscono aquesto servizio, ha affermato il tribunale spagnolo giudicandocosi' su un ricorso presentato da diverse societa' di taxi,"non hanno le autorizzazioni necessarie per svolgere questilavoro e la loro attivita' costituisce una violazione delleregole della giusta concorrenza". La vita di Uber, seppur ancora breve, e' stata gia'costellata di intoppi, gaffe e problemi di varia natura, anchese l'applicazione continua a vantare un numero di uitenmti increcita e un fatturato di tutto rispetto. Fu Travis Kalanick,37 anni, a lanciare nel 2009 l'idea di una compagnia cheoffrisse auto a noleggio tramite una app per smartphone. Oggil'azienda e' valutata 3 miliardi di dollari e opera in centocitta': negli Usa, in Europa, in Cina, in India, in Sudamerica.Il mercato delle auto chiamate via app ha preso piede. Lyft, una rivale di Uber, ha aperto un servizio analogo in24 citta' Usa. In Italia Uber e' sbarcata nell'aprile del 2013e i tassisti le hanno dichiarato guerra, accusandola di essereuna compagnia di taxi mascherata, che offre servizi senzaregolare licenza. Uber replica sostenendo di essere invece comee-Bay, cioe' un servizio che mette all'asta le sue prestazioni,un'intermediaria che si limita a offrire dei freelance chegirano in auto e si fermano sulla base di chiamate online.Intanto, il fatturato Uber a livello globale cresce del 20%l'anno e ha trovato finanziatori nel private equity Tpg e inGoogle Ventures. Uno dei punti di forza di Uber e' la fidelizzazione deiclienti: con un'unica app e' possibile utilizzare il servizioin una delle citta' in cui e' attivo in tutto il mondo. Se adesempio si atterra a Parigi e si vuole raggiungere il centro ospostarsi in citta' bastera' aprire la stessa applicazioneutilizzata in Italia e richiedere il proprio autista personale.Oltre a poter viaggiare su una berlina di lusso, a Parigi sipuo' scegliere anche una monovolume - per trasportare fino a 6passeggeri - o addirittura una moto, per spostarsi in pochiminuti da una parte all'altra della citta'. Nemmeno una settimana dopo l'arrivo in Italia, i tassistimilanesi si erano mobilitati contro gli Ncc di Uber. Il Comunedi Milano era intervenuto sia sanzionando direttamente alcunioperatori sia effettuando una serie di accertamenti: secondopalazzo Marino Uber contrasterebbe sia con la legge sultrasporto di persone mediante mezzi pubblici non di linea, siacon la legge regionale sulle autorimesse. Ochi giorni dopo lacommissaria europea per l'agenda digitale, Neelie Kroes, avevareagito oggi con una nota durissima alla decisione di untribunale belga di vietare l'uso dell'app Uber a Bruxelles. ABruxelles, la giustizia ha dato ragione ai tassisti vietandoUber. La Kroes aveva denunciato il "cartello dei tassisti" e siera detta "indignata". A giugno i tassisti di Londra, Parigi,Roma, Milano e altre grandi citta' europee avevano scioperato ein agosto il senato di Berlino aevva messo al bando i tassistidi Uber con multe da 25 mila euro per chi dovesse infrangere ildivieto perche' "la protezione dell'utente ha la priorita'" egli autisti Uber non hanno concessioni, ne' "competenzeverificate". Anche a Londra ad agosto si era riacceso il dibattito:Margaret Hodge, parlamentare laburista, guidava una fronda dideputati che ha chiesto a Transport for London, la societa' deitrasporti della capitale, e al sindaco Boris Johnson perche'avessero concesso a Uber di diventare parner riconosciuto dalleistituzioni londinesi. A fine novembre un dirigente della compagnia avevascatenato un'ondata di polemiche e indignazioni per averutilizzato la modalita' "God View", "Visione divina", perseguire dall'alto tutti gli spostamenti di una giornalista'scomoda' attraverso Uber. Infine lo stupro in India e ladecisione, da parte delel autorita' di New Delhi e anche diquelel Thailandesi, di imporre un giro di vite ai tassistisenza licenza. (AGI).
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