Il Nobel 2018 per la letteratura non verrà assegnato. Lo ha annunciato la stessa Accademia svedese, spiegando che “sarà consegnato e annunciato contemporaneamente a quello per il 2019”. Nessuna variazione invece per le altre categorie.
The Nobel Prize in Literature 2018 has been postponed. The Nobel Foundation supports the Swedish Academy’s decision. Press release: https://t.co/eayNN3YgYv
— The Nobel Prize (@NobelPrize) 4 maggio 2018
Molestie e fondi illeciti, le cause dello scandalo
Dietro lo stop c’è uno scandalo sessuale che ha travolto Jean-Claude Arnault, il marito di una giurata poetessa Katarina Frostenson accusato di molestie sessuali da 18 donne. Tra le “vittime” ci sarebbe anche la principessa ereditaria Victoria di Svezia. Non solo: secondo cui l’autorità per la lotta alla corruzione e alla criminalità economica il fotografo francese è stato anche incolpato di aver ricevuto finanziamenti poco chiari da parte dell'Accademia al club culturale di sua proprietà, il Forum, un locale nel centro di Stoccolma, successivamente chiuso. Arnault ha negato tutte le accuse. Con quella di quest’anno è l’ottava volta che Nobel per la letteratura viene annullato. Da quando esiste il premio, dal 1901, era già successo 7 volte, in periodi difficili per la storia europea: nel 1914, 1918, 1935 e poi dal 1940 al 1943.
Un problema di numeri
Ma c’è anche un problema di numeri. In seguito alla decisione della Frostenson di restare nella commissione alcuni dei 18 membri si sono dimessi lasciando il gruppo con 10 membri attivi: troppo pochi, secondo il regolamento, per eleggere nuovi membri.
Cosa stabilisce il regolamento
Sebbene i premi vengano consegnati annualmente, il regolamento prevede che essi possono essere sospesi o postposti “quando si verifica una situazione che rende il giudizio dell’Accademia poco credibile”. La decisione di annullare per un anno l’assegnazione del riconoscimento per la Letteratura punta a “salvaguardare la reputazione a lungo termine del premio Nobel”, si legge nel comunicato. D’accordo con la decisione è Peter Engler, uno dei membri dell'Accademia, che in una email al New York Times ha detto: "Penso sia stata una decisione saggia, considerando sia i tumulti interni dell'Accademia che la successiva emorragia di persone. Chi vorrebbe accettare con piacere questo premio considerate le circostanze attuali?”