La guerra fa paura, crollano le prenotazioni per la Giordania
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La guerra fa paura, crollano le prenotazioni per la Giordania

La guerra fa paura, crollano le prenotazioni per la Giordania

Silvia Inghirami
Vista della tomba a urna di Petra in Giordania (Nabateo, VI secolo a.C.)
Luisa Ricciarini/Leemage via AFP - Vista della tomba a urna di Petra in Giordania (Nabateo, VI secolo a.C.)
AGI - L'offensiva israeliana contro la Striscia di Gaza e gli attacchi degli Houthi contro le compagnie di navigazione nel Mar Rosso hanno causato una battuta d'arresto per il settore turistico giordano, le cui prenotazioni per l'ultimo trimestre del 2023 sono calate del 65%. Lo ha detto il primo ministro giordano Bishr al-Jasawneh all'apertura di una conferenza sull'economia giordana, sottolineando però che le entrate del turismo "hanno raggiunto il record di 5,2 miliardi di dinari giordani", pari a 7,334 miliardi di dollari. "Abbiamo risentito degli eventi a Gaza con la brutale offensiva israeliana, che si è riflessa sulla performance economica complessiva, oltre che sugli effetti dell'inflazione", ha detto Al Jasawneh durante l'incontro. La Giordania ha anche risentito degli "sviluppi regionali che hanno colpito il trasporto marittimo a Bab al Mandeb (Mar Rosso), dove passa il 15% del commercio mondiale e con esso più del 50% delle nostre importazioni che transitano per il porto di Aqaba. Il costo delle merci è aumentato fino al 200% per quelle provenienti dal Sud-Est asiatico e del 60-100% per quelle provenienti dall'Europa e dal Nord America", ha dichiarato Al Jasawneh. A ciò si aggiungono gli "ostacoli e i ritardi" nel movimento delle navi da carico, poichè molte compagnie cambiano la loro rotta dal mar Rosso al Capo di Buona Speranza.
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