AGI - Continua a scuotere il Regno Unito il caso, rivelato dall'Independent, di un tenente dell'aviazione afghana che, dopo aver combattuto nel suo Paese a fianco delle forze britanniche ed esserne fuggito in seguito al ritorno al potere dei talebani, rischia di vedersi negato l'asilo in Gran Bretagna ed essere deportato in Ruanda, dove le autorità di Londra stanno dirottando numerosi migranti in seguito a un controverso accordo.
Il pilota, le cui generalità non sono state rese note, ha effettuato trenta missioni di combattimento contro i talebani ed è stato lodato come "patriota" dai suoi supervisori alleati. Dopo il ritiro angloamericano e la caduta di Kabul in mano agli ex studenti coranici il 15 agosto 2021, il militare decise di cercare rifugio nel Regno Unito. Avendo attraversato Svizzera, Italia e Francia prima di attraversare la Manica e giungere sulle coste inglesi con un barchino, il veterano non rispetterebbe però i requisiti per l'asilo in quanto è passato in precedenza per almeno tre Paesi ritenuti sicuri.
"Siamo stati dimenticati"
La testata britannica riferisce che il tenente ha ricevuto la settimana scorsa una comunicazione del ministero dell'Interno secondo cui il transito nelle tre nazioni europee succitate potrebbe avere "conseguenze" sul buon esito della procedura", tanto che potrebbe "anche essere deportabile in Ruanda". Addirittura, ha avvertito l'Home Office, i suoi dati personali potrebbero già essere stati condivisi con le autorità di Kigali.
Il pilota, al momento costretto alla clandestinità, intervistato dall'Independent, ha affermato di essere solo uno dei tanti militari afghani che sono stati "dimenticati" dagli alleati, che avrebbero così tradito la loro promessa di "amicizia e cooperazione".
Starmer all'attacco
Il leader laburista, Keir Starmer, in un intervento al Today Show, ha definito la vicenda un "oltraggio" e ha accusato il governo conservatore di Rishi Sunak di "vergognosi livelli di incompetenza" che stanno avendo "un pericoloso impatto sulla gestione del sistema di asilo". "Il governo deve impegnarsi a fermare questa possibile deportazione", ha aggiunto Starmer.
Forti critiche sono giunte anche da esponenti Tory come l'ex ministro Rory Stewart, che ha definito "vergognosa" la minaccia di deportare il tenente nel Paese africano. Laurie Bristow, che fu ambasciatore britannico in Afghanistan durante la caotica estate del 2021, ha avvertito che molti soldati del Regno Unito "devono la vita agli afghani che combatterono con loro". L'ex ministro della Difesa, Kevan Jones, ha invece parlato di una "macchia sulla grande reputazione" del Paese.