AGI - Divieti e restrizioni in sempre più Paesi colpiscono TikTok, la app di condivisione di video di ByteDance. Dagli Usa, alla Gran Bretagna, fino alla Nuova Zelanda, gli altolà alla piattaforma cinese riguardano soprattutto i dipendenti pubblici, per il rischio di vedere dati sensibili finire nelle mani del governo cinese. Quelli innescati da TikTok sono timori riguardanti la sorveglianza, lo spionaggio e, in ultima analisi, la sicurezza nazionale, che il Ceo del gruppo, Zhou Zi Chew, in quasi sei ore di audizione al Congresso Usa, non è riuscito a placare.
La vicenda, intanto, ha fatto inalberare Pechino: un divieto alla piattaforma di social media sarebbe una "persecuzione politica xenofoba", ha dichiarato oggi la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning. Il governo cinese, ha aggiunto, "non ha mai chiesto e non chiederà mai alle società o agli individui di raccogliere o fornire dati, informazioni e intelligence di Paesi stranieri al governo cinese". Rassicurazioni, però, che non bastano a placare dubbi e timori. Intanto l'elenco dei Paesi che hanno emesso restrizioni all'uso di TikTok per i dipendenti pubblici si allunga, e da oggi comprende anche la Francia.
- FRANCIA Parigi ha annunciato il divieto di utilizzo di "app ricreative" ai dipendenti del settore pubblico, tra cui, appunto, la app di ByteDance.
- GRAN BRETAGNA La settimana scorsa, il governo britannico ha annunciato il divieto all'utilizzo dell'app sui dispositivi governativi (con alcune specifiche esenzioni): una mossa che Downing Street definisce "prudente e proporzionata" e a favore della sicurezza di dati governativi "potenzialmente vulnerabili". Nel Regno Unito, anche la Bbc ha vietato TikTok. Con un messaggio ai dipendenti, l'emittente pubblica ha fatto sapere che "non raccomandiamo l'installazione" sugli smartphone aziendali, a meno che non sia per ragioni "specifiche e motivate", in assenza delle quali "TikTok dovrebbe essere cancellata".
- STATI UNITI Più della metà degli Stati ha già bannato TikTok dai dispositivi dell'amministrazione pubblica e la Casa Bianca ha dato trenta giorni di tempo alle agenzie federali per disinstallare la app. Washington sta pensando a un bando su scala nazionale, dopo gli avvertimenti dell'Fbi e della Commissione Federale sulle Comunicazioni sulla possibilità che TikTok possa condividere i dati con il governo cinese. Lo stesso Ceo del social media, nell'audizione al Congresso, non ha dissolto i dubbi di repubblicani e democratici sulle minacce alla sicurezza nazionale che potrebbero derivare dalla piattaforma di cui è a capo. Il destino della app appare già scritto: per il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, TikTok è una minaccia alla sicurezza nazionale, a cui "in un modo o nell'altro bisognerà porre fine".
- UNIONE EUROPEA Commissione Europea e Consiglio Europeo hanno imposto divieti a TikTok sui dispositivi usati dal proprio personale per preoccupazioni riguardanti la sicurezza informatica. Anche il Parlamento europeo, a inizio marzo, ha "raccomandato con forza" ai suoi membri di rimuovere la app dai propri smartphone e da altri dispositivi.
- BELGIO E DANIMARCA Sono tra i Paesi dell'Ue che per primi hanno attivato il bando a TikTok. Nelle scorse settimane, il Belgio ha deciso di vietare la app sui dispositivi di funzionari pubblici per almeno sei mesi. La scelta è stata annunciata dal primo ministro Alexander DeCroo, che ha parlato di un "nuovo contesto geopolitico" di influenza e sorveglianza tra Stati che passa attraverso il mondo digitale, e TikTok, ha detto, "è obbligata" a cooperare con l'intelligence cinese. La Danimarca ha bannato TikTok dai dispositivi di dipendenti governativi il 6 marzo scorso, citando apertamente il rischio di spionaggio. La app, ha fatto sapere il ministero della Difesa, va disinstallata "il prima possibile".
- CANADA E NUOVA ZELANDA Ultimo Paese, a esclusione della Francia, a inserire restrizioni all'uso di TikTok è la Nuova Zelanda. Entro fine marzo tutti i dispositivi di persone che hanno accesso al parlamento - circa 500 - dovranno avere disinstallato TikTok: Per Wellington, i rischi legati all'app di condivisione di video "non sono accettabili". Unica eccezione al bando è per chi ha bisogno della app per "compiere i propri diritti democratici". Anche per Ottawa è "inaccettabile" il rischio per la privacy e la sicurezza posto dalla app. Il bando sui dispositivi dei dipendenti pubblici è arrivato alla fine di febbraio, pochi giorni dopo un annuncio simile da parte dell'Ue.
- INDIA New Delhi ha un bando permanente a TikTok e ad altre 58 app cinesi a partire dal 2020, quando si sono riaccese le dispute con Pechino sul confine himalayano. Per il governo indiano, le app cinesi sono "pregiudiziali alla sovranità e all'integrità dell'India, alla difesa dell'india, alla sicurezza dello Stato e all'ordine pubblico", e Delhi vuole "proteggere i dati e la privacy di 1,3 miliardi di cittadini".
- TAIWAN Anche l'isola ha vietato, già a dicembre 2022, l'uso di TikTok dai dispositivi dei dipendenti del settore pubblico. Sia TikTok che Douyin, la sua versione cinese, sono considerati "prodotti nocivi alla sicurezza dell'informazione nazionale". Secondo il direttore dell'Fbi, Christopher Wray, il governo cinese potrebbe, inoltre, utilizzare TikTok per indirizzare l'opinione pubblica nel caso di un'invasione di Taiwan, su cui Pechino reclama la sovranità.