AGI - Il primo ministro pakistano Imran Khan, che domenica affronterà un voto di sfiducia in Parlamento, ha accusato un non meglio identificato "Paese occidentale" di volerlo via dal governo a causa della sua visita a Mosca, il mese scorso, per incontrare il presidente russo, Vladimir Putin.
"Stiamo ricevendo messaggi da alcuni paesi stranieri: dicono che perdoneranno il Pakistan se Imran Khan se ne andra'", ha detto Khan in un discorso televisivo alla nazione, "se non riusciranno a cacciarmi, il Pakistan dovrà affrontare circostanze difficili".
"Tre tirapiedi sono seduti qui a lavorare con potenze straniere. Vogliono che Imran Khan venga estromesso e vogliono che questa certa persona prenda questo posto e tutto andra' bene allora", ha aggiunto l'ex star del cricket, dall'agosto 2018 premier della potenza nucleare asiatica.
"Ci hanno detto che, se non sosterremo gli Usa, ci ridurranno a un orso ferito", ha aggiunto Khan, che ha poi fatto riferimento a un complotto per sostituirlo con Nawaz Sharif, gia' tre volte capo del governo e condannato a 10 anni per corruzione nel 2018, pena poi sospesa.
"Non mi dimetterò. Combatterò fino all'ultimo. Aspetterò e vedrò chi venderà la sua anima quel giorno", ha proseguito, "queste persone stanno vendendo loro stesse, vendendo il Paese, la sua sovranità. Ma il popolo non lo dimenticherà, né lo perdonerà. Ricorderanno sempre chi ha venduto il loro Paese".
"Se pensate che questa cospirazione avrà successo, voglio dirvi che combatterò", ha concluso Khan, "non possono farmi nulla, pago le mie spese, vivo in case di mia proprietà, non ho alcuna industria". La mozione di sfiducia potra' essere approvata se riceverà 172 voti su un totale di 342.