L'appello di 100 italiani a Johnson, "Ascolti Oms"
"Auspichiamo che il governo britannico attui il prima possibile le misure prese dagli altri governi europei, dolorose ma necessarie, al fine di arginare il Coronavirus", sostiene Manfredi Nulli, residente a Londra e membro del Consiglio generale degli italiani all'Estero (Cgie) e primo firmatario della lettera

Boris Johnson
Cento italiani residenti nel Regno Unito hanno firmato una lettera inviata al premier, Boris Johnson, in cui esprimono preoccupazione per le mancanza di iniziative immediate che limitino il diffondersi del Covid-19. "Auspichiamo che il governo britannico tenga in massima considerazione le indicazioni dell'Organizzazione mondiale della Sanità e attui il prima possibile le misure prese dagli altri governi europei, dolorose ma necessarie, al fine di arginare il Coronavirus", sostiene Manfredi Nulli, residente a Londra e membro del Consiglio generale degli italiani all'Estero (Cgie) e primo firmatario della lettera.
"E' chiaro che il numero di persone infette da Covid-19 nel Regno Unito sta crescendo rapidamente. E' anche chiaro che test più estesi di quelli attualmente in corso mostrerebbero che il numero di infezioni da Covid-19 è significativamente superiore alla stima ufficiale. Come membri della comunità italiana nel Regno Unito, vogliamo esprimere la nostra preoccupazione per il fatto che le attuali misure adottate nel Regno Unito per contenere Covid-19 sembrano essere meno che adeguate a queste difficili circostanze", si legge nella lettera.