Roma - La furia dell'uragano Matthew ha portato morte e devastazione ad Haiti. E il bilancio dei morti si aggrava di ora in ora: secondo la statunitense Fox News ha raggiunto quota 842. Decine di feriti continuano a essere trasportati nella capitale haitiana dalla città meridionale di Dame-Marie, che è nel dipartimento dela Grand'Anse, il più colpito dall'uragano. Le autorità non sono ancora in grado di definire precisamente i danni. La maggioranza dei morti si conta nelle aree di Les Cayes, Dame-Marie e Jeremie. Gli sfollati sono decine di migliaia e ancora molte aree devastate dalle piogge e i forti venti (che hanno soffiato fino a 240 chilometri all'ora) sono irraggiungibili da parte dei soccorritori.
Dolore per le vittime di Haiti viene espresso da Papa Francesco che assicura la sua "vicinanza spirituale" a coloro che sono stati colpiti da questa calamità, affidando "i defunti alla misericordia di Dio, perché li accolga nella sua luce". In un messaggio a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, inviato al cardinale Chibly Langlois, presidente della Conferenza episcopale haitiana, il Papa incoraggia gli aiuti e la solidarietà "in questa nuova prova che conosce il Paese". Infine, Francesco "si unisce nella preghiera" con quanti hanno perso i loro cari.
Il presidente Barack Obama ha sollecitato aiuti alla popolazione di Haiti: "Chiedo agli americani che di andare alla Croce Rossa per aiutare la gente che ha bisogno", ha affermato parlando con i giornalisti dopo una riunione con i suoi consiglieri e dopo essere stato informato sullo stato dell'emergenza dal capo dell'Agenzia federale per la gestione dei disastri, Craig Fugate. Intanto la nave da trasporto militare Uss Mesa Verde, con 300 marines a bordo, è salpata per sostenere i soccorsi che operano sull'isola più povera dei Caraibi. La nave rafforza i dispositivi di assistenza americani, che constano finora di 250 uomini e nove elicotteri.
Unicef, Haiti in ginocchio: 1,3 milioni di persone colpite
Arriva anche la notizia dei primi due morti in Florida. Si tratta di una donna di 58 anni deceduta per un attacco cardiaco a Saint Lucie, 180 chilometri a nord di Miami: i servizi di emergenza non sono riusciti a trasportarla in ospedale a causa degli effetti dell'uragano. E di un 82enne colpito da ictus. Anche in questo caso i soccorsi non sono potuti intervenire in tempo per le avverse condizioni meteo. Inoltre circa 600.000 persone sono rimaste senza elettricità. Una delle aree più colpite è la contea di Brevard, ad est di Orlando, sulla costa.
Uragano Matthew devasta i Caraibi - Foto 1 - 2
Intanto Matthew prosegue la sua corsa a nord: ha toccato terra in Florida dove, come accade sempre per gli uragani una volta che hanno lasciato le acque, ha perso di intensità: i suoi venti soffiano 192 km/h. Si è quindi indebolito a categoria 3 su un massimo di 5 della scala Saffir -Simpson che misura l'intensità degli uragani. Ora si trova a 55 km a nord-est di Daytona Beach e a 155 km a sud-est di di Jacksonville nella Florida nordorientale. Il fronte dell'uragano prosegue verso nord e si sposta ad una velocità di 19 km/h. (AGI)