Londra - Malgrado ormai sia un uomo ricco grazie alla rete di conoscenze sviluppata quando era primo ministro britannico, che gli offrono un atout in piu' nel suo nuovo e redditizio lavoro di conferenziere di lusso e soprattutto di super consulente di governi e privati, Tony Blair continuava ad farsi ospitare, lui ed il suo seguito di almeno sei persone, nelle ambasciate di Sua Maesta' in giro per il mondo invece di andare in albergo. Per questo il Foreign Office ha varato con il nuovo anno un nuovo regolamento che vieta agli ex premier o semplici ministri di farsi ospitare nelle ambasciate a meno che non siano in missione per conto dell'attuale governo. Il Guardian scrive che ad esempio Blair si fece ospitare due volte nella residenza dell'ambasciatore britannico a Washington nel 2010.
Lo stesso fece piu' volte tra il 2008 ed il 2011 con la casa di quello Parigi. In totale e' stato accertato che Blair ha sfruttato l'ospitalita' degli ambasciatori di Sua Maesta' almeno 20 volte da quando nel 2007 fu costretto a dimettersi. Il Daily Telegraph da parte sua cita altrettanti viaggi con pernotto a spese dei contribuenti britannici a Tripoli, quando incontro' Muammar Gheddafi per scopi privati. Lo stesso e' successo a Manila nelle Filippine, viaggio in cui venne pagato 400.000 sterline (542.000 euro) per due discorsi. Insomma la pacchia e' finita per Blair che da quest'anno dovra' pagarsi un albergo come tutti gli uomini d'affari come lui. (AGI)