La proposta della presidenza austriaca del Consiglio dell'Unione Europea di introdurre una "solidarietà obbligatoria" per gestire le crisi di migranti non ha trovato consenso nel Vertice dei capi di Stato e di governo, secondo quanto riferiscono fonti Ue. Il concetto della solidarietà obbligatoria avrebbe imposto a tutti gli Stati membri di aiutare un paese di primo ingresso in difficoltà con risorse finanziarie, logistiche o umane, ma senza quote obbligatorie di ripartizione di richiedenti asilo. Sui migranti "non c'è svolta", ha spiegato una fonte dopo la discussione tra i leader. Un'altra proposta della presidenza austriaca, lo spacchettamento della riforma di Dublino dagli altri testi legislativi sui migranti attualmente in corso di negoziato, e' stata respinta. "Non c'e' consenso per separare le sette proposte legislative", ha detto un'altra fonte.