Giacca, cravatta e pantaloni. In Egitto Melania Trump opta per un look androgino

Nella sua trasferta in Kenya aveva suscitato molte polemiche l'idea di indossare un 'elmetto colonialista'. Sotto le piramidi la First Lady americana cambia idea

Giacca, cravatta e pantaloni. In Egitto Melania Trump opta per un look androgino
  Afp
  Melania Trump in Egitto

Completo camicia e pantaloni bianco, cravatta nera e giacca beige appoggiata sulle spalle: ha scelto un look androgino la First Lady, Melania Trump, per sbarcare in Egitto, ultima tappa del suo tour africano. E chissà se la scelta, dopo le polemiche dei giorni scorsi per il guardaroba 'colonialista', sia un messaggio a un Paese in cui le donne sono ancora praticamente escluse da governo e potere decisionale.

Giacca, cravatta e pantaloni. In Egitto Melania Trump opta per un look androgino
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  Melania Trump in Egitto

Per Melania Trump il tour africano è la prima uscita internazionale da sola. Ad accoglierla, all'aeroporto del Cairo, c'era la First Lady egiziana, Intissar Amer al-Sisi, vestita fedele ai dettami islamici con una lunga tunica verde petrolio e un velo dello stesso colore a coprirle il capo. Melania ha ricevuto un mazzo di fiori da un gruppo di ragazze e quindi si e' prestata alle foto ufficiali.

Giacca, cravatta e pantaloni. In Egitto Melania Trump opta per un look androgino
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 Melania Trump in Egitto 

La First Lady americana si è fermata solo poche ore prima di ripartire alla volta degli Stati Uniti nel tardo pomeriggio, dopo aver incontrato il presidente egiziano, Abdel Fattah El-Sisi, aver visitato le piramidi e la Sfinge. Trump venerdì ha celebrato il viaggio di Melania con un tweet, sottolineando che "la gente la ama e lei ama loro! È una bella cosa da vedere".

Iniziato con una tappa in Ghana, il viaggio è proseguito in Malawi e Kenya prima di terminare in Egitto. Proprio nella tappa precedente, il suo look ha scatenato critiche e polemiche: con camicia bianca, pantaloni da cavallerizza kaki, stivali di pelle scura e casco coloniale, in stile Meryl Streep in "La mia Africa", la moglie di Trump è stata accostata agli esploratori europei e agli amministratori imperiali in Africa, simboli dell'oppressione.



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