Israele: Netanyahu vince a sorpresa, schiaffo a Obama, gelo Anp
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Israele: Netanyahu vince a sorpresa, schiaffo a Obama, gelo Anp

Israele: Netanyahu vince a sorpresa, schiaffo a Obama, gelo Anp

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(AGI) - Gerusalemme, 18 mar. - Smentendo sondaggi e exit poll asorpresa Israele riconferma la sua fiducia al premier uscenteBenjamin Netanyahu. Il suo Likud ha conquistato 29 seggi sui120 della Knesset (nel 2013 ne aveva ottenuti solo 18), 5 inpiu' dei favoriti (nei sondaggi) del Fronte Sionista di centrosinistra di Isaac Herzog, fermi a quota 24. Terzi con 14 seggii partiti arabi, uniti per la prima volta in un'unica lista. Aseguire i centristi di Yar Lapid con 11 deputati (in forte calocontro i 19 di due anni fa) membri del governo uscente. Alquarto posto si registra l'exploit di Kuluna, il movimentosempre centrista, fondato solo lo scorso novembre da MosheKhalon, con 10 seggi, che diventano l'ago della bilancia.Khalon, prima di conoscere i risultati, aveva annunciato diessere pronto a governare sia con netanyahu che con Herzog eche si sarebbe regolato in base ai risultati. La destranazionalista dei coloni di 'Focolare Ebraico' di NaftaliBennet, alleato di Netanyahu, e' stata penalizzata: dai 12deputati del 2013 e' sceso a 8. Con 7 deputati a testa i duepartiti religiosi: la destra ultraortodossa dello Shas (neaveva 11) e lo United Torah Judaism, che conferma quelli cheaveva. Batosta per la destra di Yisrael Beitenu, del 'falco'per eccellenza, il ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman,che ha ottenuto solo 6 seggi contro i 13 della precedenteKnesset. La sinistra del Meretz arretra a 4 seggi (2 in meno).Con questi numeri la soluzione di un governo di unita'nazionale, per cui si era espresso il presidente Reuven Rivlin,sembra ormai tramontata. Subito dopo la fine delle operazionidi voto, ieri sera Netanyahu ha annunciato di aver "chiesto atutti i leader dei partiti di destra di formare senza indugioun governo forte e stabile capace di occuparsi sicurezza ebenessere per tutti i tutti cittadini di Israele". Netanyahu aquesto punto potrebbe riuscire nell'impresa di entrare nellastoria come il premier piu' longevo nei 67 anni di storia diIsraele: e' stato primo ministro la prima volta dal 1996 al1999 e poi dal 2009 ad oggi. Da quando Rivlin gli assegnera' -con ongi probabilita' - l'incarico, al termine di un rapidogiro di consultazioni, avra' 42 giorni di tempo per trovare ivoti necessari per ottenere la fiducia. La vittoria diNetanyahu e' un duro colpo per Barack Obama, con cui i rapportisono sempre stati pessimi, e che ora dovra' rassegnarsi aterminare il suo secondo mandato con un premier israeliano sucui non si e' mai trovato d'accordo ne' sul processo di pacecon i palestinesi, ne' sul programma nucleare iraniano. Ma sela sua vittoria rappresentera' per Netanyahu una rivalsapersonale sul presidente americano, Israele rischia diritrovarsi piu' isolata. Non solo l'attuale amministrazione Usama anche l'Ue insistono da sempre sulla soluzione "due popoli,due stati", osteggiata da Netanyahu che da ultimo ha promessoche uno Stato palestinese non vedra' mai la luce con lui algoverno. L'Anp ha gia' espresso, a scrutinio ancora in corso,la sua delusione. Il capo negoziatore Saeeb Efrekat haanticipato che i palestinesi risponderanno alla vittoria diNetanyahu seguendo la linea tracciata da quando lo scorsoaprile sono naufragati i negoziati di pace mediati dagli Usa:ottenere il riconoscimento unilaterale dello Stato palestineseall'Onu e dal maggior numero possibile di Paesi. "E' chiaro -ha detto Erekat - che il primo ministro Benjamin Netanyahuformera' il prossimo governo e per questo, diciamo chiaramenteche andremo avanti con la denuncia (di Israele) al tribunaledell'Aja (per i crimini di guerra) e che accelereremo eintensificheremo" gli sforzi diplomatici per ottenere ilriconoscimento dello Stato palestinese. Netanyahu ha vintopuntando tutto sulla destra e senza corteggiare il centro:oltre a bocciare ogni ipotesi di Stato palestinese hamartellato gli elettori con la minaccia alla sicurezza delloStato ebraico rappresentata dal programma nucleare iraniano edall'avanzata dello jihadismo di Isis e delle altre sigle delterrorismo islamico. Scelte rivelatesi vincenti. (AGI).
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