(AGI) - Roma, 19 nov. - Israele cerca l'unita' politica internacontro il terrorismo e procede spedito nell'approvazione di 78appartamenti di coloni. All'indomani dell'attentato nellasinagoga a Gerusalemme, il premier, Benjamin Netanyahu, chesubito dopo l'attacco aveva minacciato di usare il pugno diferro, ha nuovamente convocato il gabinetto di sicurezza perdiscutere della situazione. Il premier ha invitato i leader deigruppi di opposizione, tranne gli arabi, a unirsi in un governodi unita' nazionale. Nella notte e' morto in ospedale un poliziotto israelianoche era rimasto gravemente ferito nell'attentato alla sinagogadi Har Nof, portando a cinque il bilancio totale delle vittime,di cui quattro rabbini). L'agente Zidan Sif, 30 anni e padre dicinque figli, era stato fra i primi ad arrivare sul posto. Intanto, pero', il rischio che esploda una terza Intifadasi fa sempre piu' concreto. Nella notte le truppe israelianehanno abbattuto la casa del palestinese Abed al-Rahmanal-Shaludi che, il 22 ottobre, travolse un gruppo di persone inattesa alla fermata del tram, uccidendone due (tra cui unabimba di tre mesi). Poche ore piu' tardi un centinaio diragazzini, alcuni con non piu' di una decina d'anni, sono scesinelle strade a Gerusalemme Est dando fuoco a pneumatici,bloccando l'ingresso a Shuafat e lanciando pietre all'indirizzodel posto di blocco della polizia. Molti con il volto copertogridavano: "Combatteremo fino alla fine". Papa Francesco e' intervenuto sulla strage alla sinagogaparlando di "inaccettabile violenza" e ha chiesto che siprendano "decisioni coraggiose per la riconciliazione e lapace". Dopo la consueta udienza generale del mercoledi' aPiazza San Pietro, Francesco ha detto che segue conpreoccupazione "l'allarmante aumento della tensione aGerusalemme e in altre zone della Terra Santa" e "gli episodidi inaccettabile violenza anche nei luoghi di culto". IlPontefice ha lanciato un appello a tutte le parti perche' "simetta fine alla spirale di odio e di violenza e si prendanodecisioni coraggiose per la riconciliazione e la pace". Ancheil titolare della Farnesina, Paolo Gentiloni, ha sottolineatola necessita' di "incoraggiare tutte le parti interessate alprocesso di pace a condannare e a prendere le distanze" dasimili azioni. Israele dal canto suo ha fatto notare che nonaiutano la distensione decisioni come quella del Parlamentospagnolo che ha chiesto al governo di riconoscere lo Statopalestinese. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglioper le Politiche europee, Sandro Gozi, e il sottosegretarioagli Esteri, Benedetto Della Vedova, sono in partenza perGerusalemme. Resta molto tesa la situazione anche al confine tra laStriscia di Gaza ed Egitto dove razzi hanno colpito unapalazzina abitata da civili, a Rafah, causando 15 morti tra cuidiverse donne e bambini. Non e' chiaro se sia trattato di unattacco dell'esercito, impegnato nei raid contro le cellulejihadiste della zona, o del lancio di razzi Hawn da parte diestremisti islamici. I capi e i rappresentanti delle comunita' religiosepresenti in Terra Santa si sono recati questa mattina in visitaalla sinagoga di Gerusalemmei. Tra i diversi interventi, per icapi delle Chiese cristiane presenti ha preso la parola ilPatriarca greco-ortodosso Thephilos III, mentre per i musulmaniha parlato il Mufti di Akko. "Gli interventi - riferisceall'Agenzia Fides il Patriarca latino di Gerusalemme, FouadTwal, che ha preso parte alla visita - hanno ripetuto con forzache nessuna ragione e nessuna intenzione di carattere politicopossono giustificare la violenza contro persone in preghiera eassalti a luoghi dedicati al silenzio e all'orazione. AGerusalemme le diverse appartenenze religiose condividono lavolonta' di convivere in pace e nel rispetto reciproco, e cheil conflitto e la violenza non possono prevalere e sfigurare ilvolto della Citta' Santa. Con questo spirito, noi cristiani ciprepariamo all'Avvento, sperando di poter accogliere pellegriniprovenienti da ogni parte del mondo". Ma la tensione non sembra fermare i piani per lacostruzione delle colonie, quelli che piu' di qualsiasi altracosa impediscono la ripresa del negoziato con i palestinesi ealimentano la rabbia palestinese. Il Comune di Gerusalemme haautorizzato l'edificazione di 50 nuove abitazioni ad Har Homa e28 a Ramot. (AGI).