Il co-pilota ha voluto lo schianto "Ha sofferto di depressione"
ADV
ADV
Il co-pilota ha voluto lo schianto "Ha sofferto di depressione"

Il co-pilota ha voluto lo schianto "Ha sofferto di depressione"

di lettura
(AGI) - Roma, 26 mar. - Lo schianto dell'Airbus 320 dellaGermanwings sulle Alpi francesi e' stato causatovolontariamente dal giovane co-pilota, per motivi ancorasconosciuti. La svolta nelle indagini e' arrivata a meno di 48dal disastro, grazie alle registrazioni delle conversazioniaudio dell'unica scatola nera recuperata. Ad anticiparne ilcontenuto e' stato il New York Times e poche ore dopo e'arrivata la conferma del procuratore di Marsiglia, Brice Robin. Il co-pilota aveva sospeso l'addestramento aeronautico "perdepressione", ha riferito la madre di una compagna di scuoladel 28enne alla Faz. "Era un bravo ragazzo, di buona famiglia",ha raccontato la donna, "ma aveva avuto una fase di 'burnout'(esaurimento da stress, ndr), di depressione". Il pm ha spiegato che il co-pilota, Andreas Lubitz, 28ennedi nazionalita' tedesca, ha approfittato di un momentaneoallontanamento del comandante per "bisogni fisiologici" e si e'rinchiuso nella cabina. Rimasto "solo al comando" dell'aereo,"ha manipolato i bottoni per azionare la discesa, fino alloschianto". "L'azione, ha sottolineato Robin, "non puo' che esserevolontaria". Nessuna risposta anche agli appelli della torre dicontrollo di Marsiglia, in cabina il silenzio e' rotto solo dalrespiro regolare del co-pilota, fino all'ultimo lucido edeterminato nel suo folle gesto. Secondo i media tedeschi,Lubitz, assunto nel settembre 2013 e con appena 630 ore di voloalle spalle, aveva sospeso l'addestramento a causa di unesaurimento da stress e depressione. Proprio questa sembra lapista privilegiata, piu' che un improbabile legame con ilterrorismo che gli stessi inquirenti sembrano escludere. Dall'audio e' emerso che il comandante ha tentato piu'volte di buttare giu' la porta, blindata come previsto dallenorme internazionali. I passeggeri del volo "si sono resi contodi quanto accadeva solo pochi istanti prima dell'impatto",quando vengono registrate "urla". Il co-pilota "aveva superato tutti i test medici epsicologici, era veramente abile al volo al 100 per cento", haaffermato l'ad di Lufthansa, Carsten Spohr, riconoscendotuttavia che "indipendentemente da quanto la sicurezza sia inprimo piano, un avvenimento simile non si puo' mai escluderedel tutto". Oltre a essersi formato alla scuola di volo diLufthansa, Lubitz aveva ricevuto il certificato di eccellenzadella Federal Aviation Administration (Faa), l'organizzazioneamericana della sicurezza dei voli. (AGI).
ADV