Bruxelles - Dall'1 gennaio Malta sarà presidente di turno del Consiglio Ue. Un risultato storico, in quanto è la prima volta che il piccolo arcipelago del Mediterraneo ricoprirà tale ruolo. Se oggi Malta assume la presidenza di turno del Consiglio Ue e utilizza la moneta unica, lo si deve anche al Regno Unito che non volle accogliere l'arcipelago del Mediterraneo nel proprio ordinamento. Una decisione che ha evitato a Malta l'uscita dalle Ue con la Brexit, cosa che capita invece a Gibilterra. Londra rifiutò la piena integrazione maltese alla corona britannica, quando dopo 150 anni di dominazione britannica Malta tenne nel 1955 un referendum per decide se entrare a far parte o meno del Regno Unito. Il 77% dei votanti disse 'yes', e il risultato sembrò aprire per Malta la strada verso lo status di nazione costitutiva accanto a Inghilterra, Galles, Scozia, Irlanda del Nord. Ma Londra rifiutò. Nella capitale britannica il partito conservatore temeva che l'elezione a Westminster di rappresentanti di Malta, paese a forte tradizione laburista, avrebbe dato forza al Labour. Inoltre, integrare Malta avrebbe significato accrescere la popolazione cattolica del Regno Unito. Infine, la marina britannica, a causa dei tagli decretati in quel momento dal governo di Londra, mise in guardia rispetto alle difficoltà che sarebbero seguite all'integrazione di Malta e alla spese per la difesa dell'isola. Il rifiuto di Londra aprì la strada all'indipendenza di Malta, proclamata nel 1964. Dal 1974 Malta è una repubblica, con uno storia politica completamente autonoma e una vocazione europeista diversa da quella britannica.